NEW YORK - "Il Vaticano umilia Berlusconi dopo l'attacco del suo giornale". Il titolo è a sei colonne sul Wall Street Journal, un'evidenza insolita per il principale quotidiano finanziario degli Stati Uniti. L'articolo esordisce così: "Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha ricevuto uno sgarbo pubblico inusuale da parte del Vaticano, dopo che un quotidiano controllato da suo fratello aveva attaccato il direttore di un influente giornale cattolico per le critiche alla vita privata del premier".
Considerato "la Bibbia" dell'establishment capitalistico americano, primo quotidiano economico al mondo per diffusione, The Wall Street Journal è solidamente conservatore. Non aveva ancora dato un tale rilievo alle vicende di Berlusconi. L'articolo osserva che "l'incidente con il Vaticano accade in un momento delicato per il primo ministro". Ricorda che le rivelazioni sulla sua vita privata negli ultimi mesi "hanno fatto sì che le sue relazioni con la Chiesa cattolica sono diventate sempre più tese". Il lungo servizio da Roma conclude: "L'intenzione di Berlusconi di partecipare alla Perdonanza era vista come un gesto nel senso del pentimento. La Santa Sede non ha voluto che fosse strumentalizzata come una benedizione alle sue posizioni politiche e alla sua vita personale".
Lo spazio dedicato a questa vicenda dal Wall Street Journal, che fa parte del gruppo Dow Jones di proprietà di Rupert Murdoch, segnala un salto di visibilità nei mass media americani, finora meno attenti rispetto a quelli inglesi, tedeschi, francesi e spagnoli. Sulla causa per diffamazione contro i giornali, il Wall Street Journal riprende la tesi dell'editoriale di Repubblica sul tentativo del premier di dirottare l'attenzione dalle sue difficoltà personali.
(30 agosto 2009)
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