Beppe Grillo scende in campo. Il fustigatore dei partiti ha deciso: fonda un suo partito. Si chiamerà "Movimento di Liberazione Nazionale". Battesimo in autunno. Un "soggetto politico a Cinque stelle", lo definisce il comico genovese. Un richiamo agli hotel di lusso che però, nel linguaggio dei grillini, ha tutt'altro significato: le stelle sono "ambiente, acqua, sviluppo, connettività e trasporti", il cuore della campagna politica del comico.
Ieri il blog di Grillo, (una "corazzata" virtuale da alcune centinaia di migliaia di contatti quotidiani) si apriva ieri con una foto della Sfinge col volto del comico e un titolo: "Comunicato politico numero 24". L'annuncio, nelle ultime righe: "Dopo l'estate lancerò le Liste regionali a Cinque stelle per le elezioni del 2010". In autunno, invece, "nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta".
Una retromarcia, quella di Grillo. Per lo meno rispetto alle dichiarazioni che aveva rilasciato all'indomani del V Day di Bologna, l'otto settembre 2007. "Io non voglio fare un partito - aveva detto in quell'occasione - io li voglio distruggere i partiti, perché sono il cancro della democrazia". Stupiti ma entusiasti anche i lettori del suo blog: "Finalmente hai smesso di criticare i partiti e stiamo per fare qualcosa di concreto! Sono contento. Finalmente ci voteremo", scrive Gianluca.
"Gran bella notizia! Spero in un'alleanza con l'Idv, altrimenti non si va da nessuna parte", chiosa Fabrizio. Antonio Di Pietro, per ora, non commenta. Ieri sera, in Abruzzo, a Montenero di Bisaccia, il suo paese, tagliava il pane per la cena di oltre mille suoi concittadini. E ha poca voglia di parlare anche Debora Serracchiani, eurodeputata Pd, alla quale Grillo si era rivolto quando, alcune settimane fa, aveva provato la "scalata" al Partito Democratico. Il lancio del suo movimento arriverà in autunno, a distanza ravvicinata col congresso del Pd. E solo questo ha in mente la Serracchiani: "Preferisco pensare al nostro congresso. È lì che costruiremo delle alternative".
Insomma, Grillo dopo averci provato col Pd si fa il suo partito. Una lenta maturazione, culminata a giugno con la presentazione di alcune liste (64 in altrettanti comuni) per le amministrative. Risultato: i grillini sono riusciti a far eleggere in totale 23 consiglieri comunali e 6 consiglieri di circoscrizione.
La discesa in campo di Grillo è fondata su alcune premesse: "L'assalto alla diligenza Italia - scrive il comico - è in corso. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse". Grillo se la prende con il ministro Tremonti, definito "Tremorti, il grande elemosiniere con il debito degli italiani". Quello che arriverà, sarà "un autunno flambè" con licenziamenti, chiusura delle fabbriche e allargamento della fascia di povertà. "A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita". "Quando i soldi finiranno - conclude Grillo - allora inizierà il ballo. Nessuno può dire di che tipo: secessionista, peronista, federalista, pre-unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere".
(2 agosto 2009)
4 commenti:
Sono d'accordo con Fabrizio.
Il P.D. ha sottovalutato la cosa, doveva accettare e poi allearsi con I.D.V.
Era logico che l'avrebbe fatto
Ho letto altrove commenti che denunciano l'incomprensione della mossa squisitamente politica di Beppe Grillo.
A me pare che sia una iniziativa lungamente ed attentamente studiata. Il silenzio di Di Pietro è molto eloquente, assai più delle parole non dette.
Componente di una attenta strategia la mossa tattica di candidatura alla guida del PD; era facile prevedere il rifiuto dei notabili, sdegnato offeso, come anche il can can che ne sarebbe derivato.
Nel contempo la mossa di Grillo valeva anche come test di gradimento del proprio seguito rispetto all’ipotesi di confluenza in un partito del suo movimento.
Non tutti erano entusiasti, alcuni si sentivano traditi.
Quanti saranno stati?
Io credo molti.
Bene, a questo punto per evitare una deriva di stanchezza dei suoi seguaci non restava che lanciare un nuovo partito, con un nome fortemente evocativo: “Movimento di Liberazione Nazionale”, riecheggiante il F.L.N. (Fronte di Liberazione Nazionale) dal nazi-fascismo, che caratterizzò la strenua resistenza alla Repubblica di Salò e all’alleato tedesco.
Non appare difficile capire che Grillo invita alla Liberazione Nazionale dell’Italia dal berlusconismo e dai guasti che nuova forma moderna di autoritarismo sta producendo all’Italia e alla bellissima Costituzione Repubblicana.
A chi vuole saperne di più suggerisco di leggere il saggio di approfondimento politico e giuridico di Bruno Tinti, che si intitola:”La questione immorale”, lettura che suggerisco soprattutto a chi vuole resuscitare una stanca sinistra politica italiana, che sta dando prova pessima di sé anche in previsione del congresso di ottobre.
Cara Vanda, ho letto il tuo commento dopo avere pubblicato il mio.
L'avessi fatto mi sarei risparmiato la fatica, tu avevi già capito tutto.
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