Dopo gli attacchi dei giorni scorsi contro Corte Costituzionale e Quirinale, Silvio Berlusconi smorza i toni. Il premier afferma che è ancora possibile una «leale collaborazione» con il Colle. All'indomani della nota diffusa dopo l'incontro tra Giorgio Napolitano e i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani («Napolitano rispetta la Costituzione»), dunque, il premier tenta un riavvicinamento con il Presidente della Repubblica. A proposito delle frasi degli ultimi giorni («si sa da che parte sta Napolitano»), Berlusconi però ribadisce la sua idea: «È chiaro a tutti che in Italia non c'è nessuno che si può considerare super partes. Bisogna sgombrare il campo dalle troppe ipocrisie perché la coabitazione tra due parti politiche non è mai facile». Nessuna marcia indietro, insomma, sulle critiche rivolte al Capo dello Stato: «È un fatto che il presidente è sempre stato un protagonista della sinistra e nulla può cambiare la sua storia politica». Berlusconi conclude tuttavia: «Per il futuro sono convinto che sia possibile una leale dialettica tra Quirinale e Governo e sono certo che non ci sarà nessun ostacolo al nostro programma di riforme per cambiare l'Italia».
CONSENSO - E a proposito dell'idea di lanciare una manifestazione di piazza, Berlusconi afferma che non è necessaria. «Siamo al governo - dice il presidente del Consiglio al Tg5 - abbiamo il consenso popolare, un consenso che è aumentato. Se c'è un governo legittimato dal sostegno degli elettori è il nostro. È chiaro che siamo maggioranza e governeremo per cinque anni».
1 commento:
«È chiaro a tutti che in Italia non c'è nessuno che si può considerare super partes. Bisogna sgombrare il campo dalle troppe ipocrisie perché la coabitazione tra due parti politiche non è mai facile».
MA COME SI PUO' PROPINARE A UNA PERSONA SANA DI MENTE E RAZIOCINANTE UNA SIMILE CAZZATA.
COSA C'AZZECCA L'AVERE IDEE POLITICHE E UNA STORIA POLITICA ALLE SPALLE CON IL CONCETTO DI IMPARZIALITA'?
ACCUSARE POI GIORGIO NAPOLITANO DI PARZIALITA' PUO' ESSERE AMMISSIBILE SOLO SE SI AFFERMI CHE, SE LO E' STATO, L'HA TENUTO, UN COMPORTAMENTO PARZIALE, PROPRIO CON IL PDL, FIRMANDO TUTTO, QUALSIASI LEGGE, CONTRO IL PARERE DI QUASI TUTTI I COSTITUZIONALISTI, NON ULTIMA LA PROMULGAZIONE DELLO SCUDO FISCALE.
MAI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FU COSI' "PRUDENTE" E NON V'E' DUBBIO CHE QUESTA PRUDENZA E' TORNATA BUONA IN QUESTO FRANGENTE IN CUI LO TSUNAMI BERLUSCONI SI E' ABBATTUTO SU PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E CORTE COSTITUZIONALE (I MASSIMI ORGANI DI GARANZIA DEL BILANCIAMENTO DEI POTERI - LEGISLATIVO - GIUDIZIARIO - GOVERNATIVO) PREVISTI DALLA NOSTRA COSTITUZIONE), SENZA CHE NESSUNO DEI SUOI NON SOLO TENTASSE DI OPPORVISI, MA LO FACESSE CON TUTTA L'ENERGIA NECESSARIA.
IL CHE SIGNIFICA IN CASA DEL PDL TUTTO HANNO PAURA DI LUI.
NON E TEMERARIO AFFERMARE CHE SIAMO APPENA ALL'INIZIO DELLA FORSENNATA, MA NON SCIOCCA, REAZIONE BERLUSCONIANA.
D'ALTRA PARTE NON HA SCAMPO, SE I PROCESSI A SUO CARICO SI SVOLGESSERO NORMALMENTE (NON E' ACCADUTO IN PASSATO, NON ACCADRA' IN FUTURO) ALLORA VERAMENTE NON E' TEMERTARIO AFFERMARE CHE SI SPALANCHEBBERO PER LUI LE PORTE DEL CARCERE E NON AVREBBE ALTRO SCAMPO CHE RIFUGGIARSI ALL'ESTERO, COME BETTINO CRAXI, CHE OGGI MANCA POCO CHE VENGA BEATIFICATO.
POVERA ITALIA!
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