lunedì 26 ottobre 2009

Bersani, primo giorno da segretario: "Subito il lavoro e la precarietà"


L'occupazione al primo posto. Perché la politica va restituita ai binari della realtà e delle emergenze. Da poche ore alla guida del Partito democratico, Pierluigi Bersani è già attivo di buon'ora nonostante la lunga notte spesa ad attendere i risultati delle primarie. E in un'intervista radiofonica ai microfoni di Cnr, spiega che "il primo gesto da segretario sarà quello di occuparmi del lavoro e della precarietà, poiché credo che abbiamo bisogno di riportare la politica ai fondamentali".

C'è un "muro di gomma da abbattere - spiega - quello che si è creato tra sistema politico, media e condizioni reali". Oggi, come primo atto, incontrerà i lavoratori di Prato. Poi si metterà al lavoro sulla squadra: l'esecutivo, la direzione, i capigruppo - Finocchiaro e Soro dovrebbero rimettere presto il mandato come segno di rispetto al neosegretario.

Intanto, durante la notte e dalle prime ore del mattino, è proseguita la conta dei risultati dalle regioni. In Sicilia, ad esempio, per conoscere il nuovo segretario regionale gli elettori dovranno aspettare ancora: l'isola va al ballottaggio. Secondo gli ultimi dati disponibili - non ancora definitivi - Giuseppe Lupo (mozione Franceschini) ha ottenuto il 39,3%, seguìto da Giuseppe Lumia (autonomo) fermo al 31,7%. Bernardo Mattarella (mozione Bersani) si è fermato al 28,8%.

Debora Serracchiani è invece la nuova segretaria del Pd in Friuli Venezia Giulia. L'esito delle primarie in regione non è definitivo ma lo scarto è tale da non essere più modificato dai seggi mancanti. Per l'europarlamentare di Udine ci sono 25mila voti pari al 51,5% contro il 36,5% di Vincenzo Martines che ha avuto 17.700. Quasi il 12% invece per Anna Maria Carloni. Serracchiani sosteneva la mozione Franceschini, ma nella regione il segretario uscente (39%) è stato battuto da Bersani (45%). Per Marino il 15,6%.

(26 ottobre 2009)

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