di Marco Travaglio
“È imperdonabile, ci vuole il pugno di ferro”, tuona Antonello Soro, capogruppo dell’Armata Brancaleone che si fa chiamare Pd. Il pugno dovrebbe darselo da solo, visto che il compito di un capogruppo è quello di tenere unito il gruppo. Ma l’altro giorno il gruppo non c’era, salvando Al Tappone e il suo scudo salvamafia (prontamente firmato da Giorgio Ponzio Pelato alla velocità della luce).
Delle due l’una:
a) Soro si dimette per palese inadeguatezza;
b) quella sullo scudo salvamafia era considerata una votazione fra le tante.
Ma Soro non si dimette, anzi definisce “fisiologico” il tasso di assenteismo dell’altro giorno e se la prende con un tal Gaglioni che è un po’ come Pasquale Zambuto di “Alto gradimento”: non conta nulla. Ecco, tutta colpa di Zambuto. Dunque non resta che l’opzione B.
A meno che lo facciano apposta.
Come dice Gianni Vattimo, “o lo fanno gratis e sono coglioni, o lo fanno a pagamento e sono mascalzoni”. E non si sa cosa sia peggio.
Se l’altro giorno, anziché accampare scuse da Asilo Mariuccia (“e morta mia zia”) o certificati medici alla Totò (“quest’anno c’è stata una grande morìa delle vacche, come voi ben sapete”), se ne fosse alzato uno a dire: “non potevo votare perché stavo esportando capitali all’estero”, avrebbe almeno meritato una stretta di mano per la sincerità. Invece si son dati tutti malati, vista l’improvvisa pandemia che ha colpito le truppe dacchè si vota lo scudo.
Malata
Argentin dal medico, come pure Misiti (Idv): devono avere lo stesso dottore, che riceve solo quando si vota lo scudo.
Carra bloccato da un intervento al rene, ma per fortuna l’illustre infermo s’è prontamente ripreso, riuscendo addirittura ad aggiornare il suo blog per farcelo sapere.
Fioroni, segnalato contemporaneamente a un convegno a Torino e presso il medico a Roma, è ubiquo. Esclusi gl’impegni parlamentari.
Secondo
E’ della comitiva pure
“Non dico che la cosa non mi turbi”, dichiara contrita
Nulla di nuovo sotto il sole: non è la prima volta che questi onorevoli granturismo che sarebbero strapagati per stare in Parlamento e invece nei momenti decisivi fanno tutt’altro, salvano la ghirba al Cainano.
Sono la sua assicurazione sulla vita.
Sotto il Berlusconi-2, quasi tutte le leggi vergogna potevano andare a picco sulla pregiudiziale di costituzionalità, ma passavano regolarmente perché i vuoti nella Cdl erano sempre compensati dalle voragini nel centrosinistra.
Viceversa, quando governava Prodi con due soli voti in più al Senato, il centrodestra era sempre presente in forze, e se il governo durò quasi due anni fu perchè Ciampi, Scalfaro, Franca Rame e Rita Levi Montalcini – età media 90 anni – non mancarono mai una votazione, rischiando le piaghe da decubito e attirandosi gl’insulti quotidiani dei vari Schifani.
Gente seria, d’altri tempi.
Per quelli del Pd (per non parlare dell’Udc), il termine “oppositori” è un po’ forte. Chiamiamoli, come dice Ellekappa, “diversamente concordi”.
1 commento:
Come non dargli ragione? Sarà per la lucidità con cui esprime ciò che pensa che lo detestano i "concordi" e i "diversamente concordi".
Come diceva la canzonetta: la verità... fa male.
rossana
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