Giuseppe Quattorocchi - Procuratore della Repubblica in Firenze
Per gli inquirenti c'era una scala di illeciti: se bastava "sistemare" qualche pratica edilizia o correggere una tavola, il geometra Giovanni Benedetti lasciava la propria scrivania nell'ufficio edilizia privata del Comune di Firenze all'ex presidente degli architetti Riccardo Bartoloni, socio e direttore tecnico della Quadra, la società di progettazione al centro dell'inchiesta.
A mettere le cose a posto - sostiene l'accusa - ci pensava lui, il professionista privato, seduto nella sedia dell'ufficio pubblico, come hanno documentato le riprese girate da una telecamera nascosta. Se invece il Comune di Firenze era chiamato a rispondere ai comitati di cittadini che denunciavano le speculazioni edilizie, il presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio Antongiulio Barbaro (Pd), secondo gli investigatori, si faceva dettare le risposte dallo stesso Bartoloni, ovvero dalla controparte dei comitati, quello di cui i cittadini denunciavano gli abusi. E se c'era da portare il malaffare ai più alti livelli politici, magari per approvare varianti urbanistiche, sarebbe entrato in campo il capogruppo del Pd, Alberto Formigli, socio occulto della solita Quadra.
Dai piccoli impiegati fino all'allora capogruppo del Pd: un'associazione a delinquere, secondo la procura, per consegnare l'edilizia privata di Firenze nella mani della Quadra. Sodalizio cementato da fedeltà assoluta, più di quella che si può riservare alla consorte, come rivela la conversazione telefonica del 22 aprile 2008 tra i due compagni di partito, il capogruppo Pd Formigli e Barbaro. Dice quest'ultimo: "Io sai non muovo foglia che capogruppo non voglia... Credo di esserti quello più fedele in assoluto... sono più fedele a te che alla Cristina sicché...".
Sicché, quella che ritiene di aver smascherato il procuratore della repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi è "una realtà di corrosione del rispetto dell'etica pubblica e della civitas". Realtà di corrosione ampia e variegata. Per certi versi miserabile. Così quando gli impiegati comunali si passavano i badge per risultare presenti al lavoro anche quando erano per fatti loro. Oppure quando Bruno Ciolli, geometra dell'edilizia, si fa pizzicare in vacanza per Capodanno a New York nel periodo, tra il 27 dicembre 2007 e il 2 gennaio 2008, per il quale aveva ottenuto un congedo straordinario retribuito dal lavoro per gravi motivi familiari (avrebbe dovuto assistere l'anziana madre, invece gli hanno trovato foto della vacanza in America).
L'inchiesta ha altri aspetti gravi. Bartoloni e il direttore dei lavori di un intervento nel comune di Scandicci avrebbero progettato gli edifici da affittare a prezzi agevolati fregandosene di rispettare la normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche e la normativa antincendio. Dei necessari materiali di biodeilizia, manco a parlarne. "Noi di bioedilizia non ci s'ha una mazza" confessa il direttore dei lavori in una telefonata con Bartoloni il 2 aprile 2008.
I soci della Quadra e i loro sodali - chiosano gli inquirenti - "sono stati capaci di influenzare le scelte del Comune in materia di assetto urbanistico del territorio e superare indenni ogni manifestazione di dissenso attraverso i loro cavalli di Troia Formigli e Barbaro", incidendo "negativamente su un territorio alquanto prezioso come quello fiorentino".
(27 ottobre 2009)
Per gli inquirenti c'era una scala di illeciti: se bastava "sistemare" qualche pratica edilizia o correggere una tavola, il geometra Giovanni Benedetti lasciava la propria scrivania nell'ufficio edilizia privata del Comune di Firenze all'ex presidente degli architetti Riccardo Bartoloni, socio e direttore tecnico della Quadra, la società di progettazione al centro dell'inchiesta.
A mettere le cose a posto - sostiene l'accusa - ci pensava lui, il professionista privato, seduto nella sedia dell'ufficio pubblico, come hanno documentato le riprese girate da una telecamera nascosta. Se invece il Comune di Firenze era chiamato a rispondere ai comitati di cittadini che denunciavano le speculazioni edilizie, il presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio Antongiulio Barbaro (Pd), secondo gli investigatori, si faceva dettare le risposte dallo stesso Bartoloni, ovvero dalla controparte dei comitati, quello di cui i cittadini denunciavano gli abusi. E se c'era da portare il malaffare ai più alti livelli politici, magari per approvare varianti urbanistiche, sarebbe entrato in campo il capogruppo del Pd, Alberto Formigli, socio occulto della solita Quadra.
Dai piccoli impiegati fino all'allora capogruppo del Pd: un'associazione a delinquere, secondo la procura, per consegnare l'edilizia privata di Firenze nella mani della Quadra. Sodalizio cementato da fedeltà assoluta, più di quella che si può riservare alla consorte, come rivela la conversazione telefonica del 22 aprile 2008 tra i due compagni di partito, il capogruppo Pd Formigli e Barbaro. Dice quest'ultimo: "Io sai non muovo foglia che capogruppo non voglia... Credo di esserti quello più fedele in assoluto... sono più fedele a te che alla Cristina sicché...".
Sicché, quella che ritiene di aver smascherato il procuratore della repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi è "una realtà di corrosione del rispetto dell'etica pubblica e della civitas". Realtà di corrosione ampia e variegata. Per certi versi miserabile. Così quando gli impiegati comunali si passavano i badge per risultare presenti al lavoro anche quando erano per fatti loro. Oppure quando Bruno Ciolli, geometra dell'edilizia, si fa pizzicare in vacanza per Capodanno a New York nel periodo, tra il 27 dicembre 2007 e il 2 gennaio 2008, per il quale aveva ottenuto un congedo straordinario retribuito dal lavoro per gravi motivi familiari (avrebbe dovuto assistere l'anziana madre, invece gli hanno trovato foto della vacanza in America).
L'inchiesta ha altri aspetti gravi. Bartoloni e il direttore dei lavori di un intervento nel comune di Scandicci avrebbero progettato gli edifici da affittare a prezzi agevolati fregandosene di rispettare la normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche e la normativa antincendio. Dei necessari materiali di biodeilizia, manco a parlarne. "Noi di bioedilizia non ci s'ha una mazza" confessa il direttore dei lavori in una telefonata con Bartoloni il 2 aprile 2008.
I soci della Quadra e i loro sodali - chiosano gli inquirenti - "sono stati capaci di influenzare le scelte del Comune in materia di assetto urbanistico del territorio e superare indenni ogni manifestazione di dissenso attraverso i loro cavalli di Troia Formigli e Barbaro", incidendo "negativamente su un territorio alquanto prezioso come quello fiorentino".
(27 ottobre 2009)
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