
"Chiederò più risorse per la giustizia". Il ministro Angelino Alfano annuncia così l'intenzione del governo di stanziare finanziamenti per accelerare la riforma della giustizia. Vera e propria ossessione del premier. Di cui sposa le tesi del complotto da parte delle toghe politicizzate."In Finanziaria - dice Alfano oggi a Milano a margine di un convegno alla Bocconi - chiederò maggiori risorse per la giustizia, sapendo di poter contare sulla disponibilità dell'intero governo, del Pdl, del presidente della Camera e di tutti coloro che credono nel funzionamento del sistema giustizia".
Un tema, quello della giustizia, che non manca mai di suscitare scontri e polemiche. Ieri il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, si era soffermato sulla riforma del processo breve sostenendo che sia costruita su una logica manageriale. Una logica che Alfano rivendica: ''Il senso quasi negativo di disprezzo con cui e' stata usata la parola aziendale rende ragione di come alcuni vivano l'efficienza del sistema giustizia''.
Ma l'affondo del ministro non si ferma. A Spataro e all'Anm "che continuano ad attaccare la percentuale dell'1% di processi che avrebbero conseguenze dal disegno di legge del processo breve senza fornire un dato alternativo", il Guardasigilli oppone la sua certezza: "Questo dimostra che non hanno un numero alternativo da offrire, cioè non riescono a contestare nel merito".
E anche sulle vicende giudiziarie che riguardano il premier, Alfano non mostra perplessità: "Nessuno e' riuscito a rispondere alla domanda su come mai tutte le inchieste si sono concentrate su Berlusconi soltanto dal 1994 in poi, mai per fatti funzionali alla sua attivita' politica ma per fatti che vanno dal 1994 a ritroso''. In pratica, secondo Alfano, un accanimento giudiziario iniziato soltanto dal momento dall'entrata in politica del premier. Ovvero il complotto delle "toghe rosse", tanto caro al Cavaliere.
(23 novembre 2009)

3 commenti:
ORMAI E' ACCLARATA L'INCREDIBILE FACCIA TOSTA DI QUESTO GOVERNO, COMPLESSIVAMENTE E SINGOLARMENTE.
INTANTO OGNI VOLTA SI RIVOLGONO AL FUTURO (CHIEDERO', ANZICHE' HO CHIESTO E OTTENUTO), POI DILEGGIANO E DISPREZZANO CHIUNQUE NON SIA DALLA LORO PARTE.
INOLTRE CONSIDERANO UNA OFFESA GRAVE LA CRITICA AD UN C.C."PROCESSO BREVE" COSTRUITO SU UNA LOGICA MANGERIALE.
SPATARO NON POTEVA DIRE SU MISURA E PER UNA SOLA PERSONA, SILVIO BERLUSCONI: E' UN MAGISTRATO.
QUANTO ALLA PREVISIONE STATISTISCA DI INCIDENZA SULL'1% DEI PROCESSI, DECISAMENTE RIDICOLA, HA REPLICATO BENE, COM'E' OVVIO, MARCO TRAVAGLIO, QUANDO HA SCRITTO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" CHE CIO' SIGNIFICAVA CHE IL 99% DEI PROCESSI VENIVA TERMINATO NEI SEI ANNI DI PREVISIONE DEL DDL RELATIVO: RIDICOLO!
CHE POI L'ANM ED ALTRI SOGGETTI NON POSSANO FARE PREVISIONI STATISTICHE ALTERNATIVE DERIVA DAL FATTO CHE SOLO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA HA LA VISIONE GENERALE DELLA PENDENZA DI PROCEDIMENTI PENALI, QUINDI PUO' SPARARE CAZZATE A TUTTO TONDO, ANCHE UNA RIDICOLA COME QUESTA GIA' DETTA.
AVESSE ALMENO AVUTO ANGELINO ALFANO IL BUON SENSO DI DARE UNA PERCENTUALE RAGIONEVOLE E INVECE NO! E' QUESTO IL SENSO DELL'IMPUDENZA CHE CARATTERIZZA QUESTO GOVERNO, SINGOLARMENTE E COLLLETTIVAMENTE.
Il bello è che continuano a ripetere balle ad libitum tanto che finiscono per crederci anche loro!
Per esempio non è vero che i guai giudiziari di Berlusca sono iniziati dopo il 1994...ma ormai è quello che tutta l'Italia crede!
PURTROPPO QUESTA E' LA TECNICA, VINCENTE.
LEGGI L'ARTICOLO DI GIUSEPPE D'AVANZO, SPIEGA TUTTO.
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