lunedì 23 novembre 2009

"Denunciate al Comune i clandestini". Il manifesto della giunta leghista


di SANDRO DE RICCARDIS


L'invito alla denuncia del clandestino arriva alla fine di un manifesto che riporta un paio di articoli e relative pene del decreto Maroni sulla sicurezza: "Chiunque fosse a conoscenza della presenza sul territorio comunale di immigrati clandestini è pregato di comunicarlo con tempestività al sindaco, all'ufficio di polizia municipale o all'ufficio anagrafe del Comune per i necessari atti conseguenti. Grazie della collaborazione". Firmato: l'amministrazione comunale.

Da una settimana a San Martino dall'Argine, mille e ottocento abitanti a 25 chilometri da Mantova, nel comune con la più bassa percentuale di immigrati di tutta la provincia, sono comparsi i manifesti. In centro e in periferia, vicino alle scuole e lungo le strade che portano alle piccole fabbriche e alle aziende agricole. Dopo il caso bresciano di Coccaglio, dove la giunta leghista ha inaugurato i controlli agli immigrati con il permesso di soggiorno in scadenza intitolandolo al "Bianco Natale", ora un altro comune lombardo invita tutti i residenti a segnalare gli irregolari. "L'obiettivo è informare sulle nuove norme. Ora bisogna stare attenti a dare in affitto le case, magari non a norma, a clandestini", spiega il sindaco Alessandro Bozzoli, indipendente alla guida di un'amministrazione Lega-Pdl.

E sull'invito a segnare gli irregolari taglia corto: "È un passo ulteriore, dopo situazioni anomale del passato che ci hanno fatto riflettere". Eppure a San Martino dall'Argine gli immigrati non arrivano al cinque per cento. L'unico caso di irregolarità negli ultimi anni è quello di un'azienda manifatturiera cinese con qualche lavoratore in nero. Gli altri stranieri sono famiglie indiane che lavorano nelle aziende agricole e albanesi utilizzati come operai.

Da quando sono comparsi i manifesti, negli uffici comunali dell'Anagrafe o della polizia municipale non è arrivata nessuna segnalazione, anche perché in paese è difficile trovare clandestini. "Chi parla di invito alla delazione è in cattiva fede, dice cose maliziose" replica alle polemiche il vicesindaco leghista Alessio Renoldi, operaio metalmeccanico a Curtatone, 30 anni, "leghista da quattro, da quando ho iniziato a occuparmi di politica", l'anima giovane della giunta. E insieme al suo collega di partito e assessore alle Politiche sociali Cedrik Pasetti, 34 anni, avvocato, membro del direttivo provinciale e responsabile per la Lega dei comuni della zona, ha dato una virata securitaria al governo del paese. "Da quando la legge è cambiata, a dare ospitalità o lavoro a un clandestino si rischia il penale - spiega il vicesindaco - Chi viene a conoscenza di questi casi deve dirlo al Comune".

"Il manifesto di San Martino dall'Argine è un precedente pericolosissimo - interviene "Articolo 3, Osservatorio sulle discriminazioni" - L'obbligo di comunicare la notizia di reato non spetta al cittadino ma alle autorità di pubblica sicurezza. Questa iniziativa è un invito alla delazione". "Una caccia alle streghe contro ogni buon senso" aggiunge Emanuele Zanotti, della lista civica di opposizione in Comune, vicina al centrosinistra. "Non ce n'era davvero bisogno - spiega Zanotti - . Si rischia di mettere gli uni contro gli altri in una comunità dove tutti si conoscono. Italiani e stranieri. Nel nostro territorio è un'iniziativa inutile. È solo ideologia che alla Lega è servita per raddoppiare i voti alle ultime elezioni".

(23 novembre 2009)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E POI DICONO CHE LA LEGA NORD NON E' RAZZISTA! LO E' ECCOME.
E' UNA FORMAZIONE DI RAZZISTI SCHIFOSI DI POCO AL DI SOPRA DELLA SOGLIA DEGLI ANIMALI, ANZI AL DI SOTTO!