È stata definita «la prima nave verticale della storia» e il suo compito principale sarà quello di scoprire i segreti della flora e della fauna sottomarina. SeaOrbiter è l'avveniristico progetto dell'architetto francese Jacques Rougerie. Si tratta di una stazione oceanografica fluttuante, in alluminio e a forma di pinna, alta ben 51 metri. La parte più grande della nave, che assomiglia a una stazione spaziale, sarà immersa per 31 metri nelle acque. I promotori di questo progetto, tra le altre cose, intendono usare le moderne tecnologie per studiare il legame tra riscaldamento globale e oceani, che quotidianamente assorbono circa un quarto di tutte le emissioni di anidride carbonica.
STAZIONE FLUTTUANTE - Oggi già esistono stazioni sottomarine, come l'Aquarius che si trova vicino alla costa di Key Largo, in Florida, ma sono immobili. Invece la SeaOrbiter si muove grazie alla forza delle correnti e soprattutto permetterà all'uomo di restare negli abissi per lunghi periodi. Sulla nave ci saranno 6 membri dell'equipaggio, 6 scienziati e 6 dottori. Questi ultimi dovranno studiare il comportamento umano nei fondali marini. Il costo di questa nave è di 35 milioni di euro. L'architetto Rougerie ha già raccolto la metà dei finanziamenti ed è certo che nei prossimi mesi riuscirà a mettere insieme il resto dei soldi. Lo studioso spera di costruire nel prossimo decennio ben sei vascelli verticali così da scoprire più velocemente i segreti dei fondali oceanici. La nave avrà una palestra, una zona per lo svago e una cucina. Tra gli studiosi che parteciperanno al progetto, vi è anche Jean-Loup Chrétien, il primo astronauta francese della storia, che s'interesserà principalmente del sistema anti-collisione della nave, basato sulle tecnologie usate dalla Stazione Spaziale Internazionale.
VIVERE SOTT'ACQUA - Tuttavia la vera mente del progetto è l'architetto Rougerie, famoso in tutto il mondo per le sue costruzioni sottomarine e che circa dieci anni fa pensò per la prima volta alla nave verticale. Recentemente gli è stato affidato il progetto del Museo archeologico sottomarino di Alessandria d'Egitto. «Un anno fa c'era solo il 50% delle possibilità che la prima nave verticale fosse realmente costruita - dichiara al Times di Londra - Oggi siamo al 90%». Secondo Rougerie una volta in acqua, la nave verticale ci farà conoscere un mondo davvero sconosciuto: «Al momento gli studiosi dei fondali marini possono immergersi negli oceani solo per brevi periodi e sono costretti poi a risalire in superficie - spiega l'architetto - È come se si volessero scoprire i segreti dell'Amazzonia, ma invece di stare lì per mesi, ogni ora arrivasse un aereo e ci riportasse a casa». Secondo Rougerie la sua creatura segnerà anche un decisivo passo per comprendere le variazioni della temperatura sottomarina: «Solo negli ultimi 50 anni abbiamo scoperto che ci sono delle vere e proprie stagioni sott'acqua - dichiara il sessantaquattrenne francese. - Lì sotto fioriscono piante, crescono foreste e vi è una vera vita. Il cibo e la medicina del futuro arriveranno dal mare. Solo adesso stiamo cominciando a capire quale ruolo importante hanno gli oceani nel fragile equilibro del nostro pianeta».
Francesco Tortora
28 novembre 2009
STAZIONE FLUTTUANTE - Oggi già esistono stazioni sottomarine, come l'Aquarius che si trova vicino alla costa di Key Largo, in Florida, ma sono immobili. Invece la SeaOrbiter si muove grazie alla forza delle correnti e soprattutto permetterà all'uomo di restare negli abissi per lunghi periodi. Sulla nave ci saranno 6 membri dell'equipaggio, 6 scienziati e 6 dottori. Questi ultimi dovranno studiare il comportamento umano nei fondali marini. Il costo di questa nave è di 35 milioni di euro. L'architetto Rougerie ha già raccolto la metà dei finanziamenti ed è certo che nei prossimi mesi riuscirà a mettere insieme il resto dei soldi. Lo studioso spera di costruire nel prossimo decennio ben sei vascelli verticali così da scoprire più velocemente i segreti dei fondali oceanici. La nave avrà una palestra, una zona per lo svago e una cucina. Tra gli studiosi che parteciperanno al progetto, vi è anche Jean-Loup Chrétien, il primo astronauta francese della storia, che s'interesserà principalmente del sistema anti-collisione della nave, basato sulle tecnologie usate dalla Stazione Spaziale Internazionale.
VIVERE SOTT'ACQUA - Tuttavia la vera mente del progetto è l'architetto Rougerie, famoso in tutto il mondo per le sue costruzioni sottomarine e che circa dieci anni fa pensò per la prima volta alla nave verticale. Recentemente gli è stato affidato il progetto del Museo archeologico sottomarino di Alessandria d'Egitto. «Un anno fa c'era solo il 50% delle possibilità che la prima nave verticale fosse realmente costruita - dichiara al Times di Londra - Oggi siamo al 90%». Secondo Rougerie una volta in acqua, la nave verticale ci farà conoscere un mondo davvero sconosciuto: «Al momento gli studiosi dei fondali marini possono immergersi negli oceani solo per brevi periodi e sono costretti poi a risalire in superficie - spiega l'architetto - È come se si volessero scoprire i segreti dell'Amazzonia, ma invece di stare lì per mesi, ogni ora arrivasse un aereo e ci riportasse a casa». Secondo Rougerie la sua creatura segnerà anche un decisivo passo per comprendere le variazioni della temperatura sottomarina: «Solo negli ultimi 50 anni abbiamo scoperto che ci sono delle vere e proprie stagioni sott'acqua - dichiara il sessantaquattrenne francese. - Lì sotto fioriscono piante, crescono foreste e vi è una vera vita. Il cibo e la medicina del futuro arriveranno dal mare. Solo adesso stiamo cominciando a capire quale ruolo importante hanno gli oceani nel fragile equilibro del nostro pianeta».
Francesco Tortora
28 novembre 2009
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