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Spazio e tempo sono da secoli al centro della riflessione filosofica e dell'indagine scientifica, eppure sfuggono ancora alla nostra piena comprensione. Sono forme a priori dell'intuizione, secondo la nota definizione di Kant? Oppure sono entità reali, oggetti fisici dotati di specifiche proprietà, come suggeriscono in modi diversi sia Newton sia Einstein? Perché il tempo sembra scorrere inesorabilmente dal passato verso il futuro? Lo spazio è continuo o discreto? È possibile realizzare il teletrasporto oppure viaggiare nel tempo?
In questo libro, Brian Greene unisce le sue vaste conoscenze di fisico teorico con una straordinaria abilità narrativa per guidare il lettore in un viaggio attraverso i misteri dell'universo, raccontando un'avventura intellettuale non ancora conclusa. Secondo la relatività generale spazio e tempo sono indissolubilmente uniti in un'entità geometrica a quattro dimensioni che evolve dinamicamente; d'altra parte anche la meccanica quantistica sconvolge la nostra idea intuitiva di spazio prevedendo bizzarri fenomeni, fra cui l'"entanglement", una sorta di correlazione a distanza che agisce in maniera istantanea. Tuttavia questi due capisaldi della scienza del Novecento sono teorie tra loro inconciliabili, che hanno eluso per decenni i tentativi dei fisici di unificarle in un quadro matematico coerente. Una soluzione a questo dilemma sembra essere offerta dalla teoria delle superstringhe, o meglio da una sua piú recente generalizzazione, la M-teoria, che contempla uno spaziotempo a dieci o undici dimensioni popolato di strani oggetti, le "brane", in perenne e frenetica vibrazione. E in questo nuovo scenario teorico, suggerisce Greene, che forse si nasconde la chiave per rispondere finalmente agli antichissimi interrogativi dell'uomo sulle nozioni di spazio e tempo.
Spazio e tempo sono da secoli al centro della riflessione filosofica e dell'indagine scientifica, eppure sfuggono ancora alla nostra piena comprensione. Sono forme a priori dell'intuizione, secondo la nota definizione di Kant? Oppure sono entità reali, oggetti fisici dotati di specifiche proprietà, come suggeriscono in modi diversi sia Newton sia Einstein? Perché il tempo sembra scorrere inesorabilmente dal passato verso il futuro? Lo spazio è continuo o discreto? È possibile realizzare il teletrasporto oppure viaggiare nel tempo?
In questo libro, Brian Greene unisce le sue vaste conoscenze di fisico teorico con una straordinaria abilità narrativa per guidare il lettore in un viaggio attraverso i misteri dell'universo, raccontando un'avventura intellettuale non ancora conclusa. Secondo la relatività generale spazio e tempo sono indissolubilmente uniti in un'entità geometrica a quattro dimensioni che evolve dinamicamente; d'altra parte anche la meccanica quantistica sconvolge la nostra idea intuitiva di spazio prevedendo bizzarri fenomeni, fra cui l'"entanglement", una sorta di correlazione a distanza che agisce in maniera istantanea. Tuttavia questi due capisaldi della scienza del Novecento sono teorie tra loro inconciliabili, che hanno eluso per decenni i tentativi dei fisici di unificarle in un quadro matematico coerente. Una soluzione a questo dilemma sembra essere offerta dalla teoria delle superstringhe, o meglio da una sua piú recente generalizzazione, la M-teoria, che contempla uno spaziotempo a dieci o undici dimensioni popolato di strani oggetti, le "brane", in perenne e frenetica vibrazione. E in questo nuovo scenario teorico, suggerisce Greene, che forse si nasconde la chiave per rispondere finalmente agli antichissimi interrogativi dell'uomo sulle nozioni di spazio e tempo.
«Nessun altro problema scientifico ci affascina piú di quello della natura dello spazio e del tempo. È normale che sia cosí, perché questi due concetti formano il palcoscenico su cui si dipana la trama del cosmo. L'intera nostra esistenza, tutto ciò che facciamo, pensiamo e proviamo, si verifica in una determinata regione dello spazio in un determinato intervallo di tempo; eppure la scienza non è ancora riuscita a svelare che cosa siano con esattezza spazio e tempo: sono due entità fisiche reali o semplicemente utili semplificazioni concettuali? Se esistono davvero, sono enti fondamentali o nascono a partire da altre entità ancor piú basilari? Che cosa significa affermare che lo spazio è vuoto? Il tempo ha un inizio? Ha una direzione fissata, che fluisce inesorabile dal passato al futuro, come sembra indicare l'esperienza comune? Possiamo manipolare spazio e tempo? In questo libro vedremo come l'uomo, nel corso degli ultimi tre secoli, abbia tentato di dare risposte, anche parziali, a questi interrogativi complessi e sostanziali che riguardano la natura dell'universo».
2 commenti:
Quanto mi affascina quest'argomento, quante considerazioni ho scritto su queste due dimensioni,(io le chiamo così, dimensione spazio-tempo).
Mettendole insieme potrei ricavarci un bel post. Su questo Kant non mi trova d'accordo, nel senso che non sono intuizioni, non possono esserlo, così com'egli sostiene: " non esiste alcun essere necessario, né nel mondo né fuori dal mondo che sia causa di esso",.
Sono invece convinta che abbiano ragione gli scenziati nel sostenere che spazio e tempo abbiano avuto ed hanno influenza su l'intero universo, quindi anche sulle nostre esistenze. Non so se riusciranno mai a unificarle, ma considerando che ogni azione dell'uomo, della stessa vita, il movimento stesso dell'universo, hanno ciascuno un loro spazio-tempo, dimostrano che non può certo trattarsi di un'intuizione,
diversamente nulla accadrebbe se uno dei due mancasse.
Immaginare uno spazio senza tempo, o viceversa, sarebbe l'ampante che sia l'uno che l'altro risulterebbero statici, inermi, privi di movimento ed evoluzione, non accadrebbe assolutamente nulla.
Quindi ritengo che prima o poi gli scienziati ce la faranno a sforare il grande mistero di queste due e affascinanti dimensioni.. e chi sa, magari un giorno l'uomo riuscirà a viaggiare nel tempo avendo l'esatto calcolo sia del tempo che dello spazio, naturalmente i calcoli dovranno essere ben precisi sia per l'andata che per il ritorno.
Spero solo d'esserci qualora ci riuscissero :))
Forse ho detto sciocchezze, so solo che su quest'argomento la mia fantasia da sempre "ha viaggiato nello "spazio e nel tempo" cercando di capirne il meccanismo,!
Si tratta della seconda opera di Brian Greene, la prima alla prossima!
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