E' polemica tra gli organizzatori del No B Day e il Partito Democratico. Molti tra i trecentocinquantamila iscritti alla pagina Facebook della manifestazione bollano come "incomprensibile e dannosa" la scelta del Pd di scendere in piazza l'11 e il 12 dicembre. Duri i giudizi: "Riuscirete solo a spaccare la società civile" e "fate sempre quello che più conviene a Berlusconi". Il segretario del Pd riconferma la libertà per gli iscritti "di partecipare al corteo del 5 dicembre". E Di Pietro, annunciando l'adesione dell'Idv alla protesta del Partito Democratico, rilancia: "Spero che anche al No B-Day le bandiere dei nostri partiti tornino a sventolare insieme". Intanto i promotori annunciano nuove iniziative: "Vogliamo colorare l'Italia di viola".
La manifestazione indetta ieri dal Pd per l'11 e il 12 dicembre è uno dei temi più discussi dagli iscritti alla pagina Facebook del No B-Day. In pochi con Bersani, in centinaia contro le scelte del neosegretario. Critiche dure che in molti casi arrivano da iscritti al Partito Democratico: "Con questi comportamenti il Pd riuscirà solo a spaccare la società civile". E ancora: "Sono indignato, alla fine fanno sempre la cosa che più conviene a Berlusconi". C'è chi confessa di aver rinunciato alla propria tessera e chi scrive una mail al segretario: "Siete sempre un passo indietro rispetto alla volontà popolare e siete sempre pronti ai compromessi. Noi Berlusconi non lo vogliamo e vorremmo dei comportamenti chiari anche da parte vostra".
In molti si dicono esterrefatti e rilanciano le critiche: "Anche la loro piattaforma non è condivisibile, i nostri problemi ci sono anche perché ci sono i problemi di Berlusconi", e "parlano tanto di partecipazione politica e poi non partecipano a niente che vada al di là delle loro cose". Alcuni mettono in discussione anche la funzione pedagogica del partito democratico: "Non riesce a comunicarci nulla, meglio guardare al passato". E poi un link ai discorsi che Sandro Pertini e Enrico Berlinguer rivolsero, in circostanze diverse, ai giovani: "Le loro parole riescono ancora a farci capire la società e il mondo che ci circonda".
Antonio Di Pietro non resta a guardare. Lancia l'invito all'unità dell'opposizione contro il governo: "Tutti insieme possiamo farcela, per questo l'Idv aderirà alle manifestazioni indette dal Pd nelle piazze italiane". Poi l'invito a "far sventolare di nuovo insieme le nostre bandiere", anche al No B Day, "una giornata di protesta civile dove ci saranno migliaia di cittadini indignati per un governo che non lavora per il bene della collettività".
Intanto, la macchina organizzativa del No B-Day va avanti. Tra le varie idee quella di dipingere l'Italia di viola. Balconi e finestre, automobili e intere piazze. Un'onda colorata per "dimostrare che questo Paese è diverso da chi lo governa". A undici giorni dalla manifestazione che partirà da Piazza della Repubblica a Roma alle 14 del 5 dicembre, le adesioni aumentano di ora in ora. Una community che oramai non è solo virtuale, ma che scende in strada ogni giorno per distribuire volantini e gadget.
La proposta di "far indossare il colore viola a tutta l'Italia" parte da Facebook e trova subito centinaia di commenti entusiasti. C'è chi si precipita a "mettere un foulard alla finestra" e chi si spinge ad annunciare di voler "ridipingere l'automobile della mamma". E chi di buon grado accetta di vestirsi di viola da capo a piedi perché "è il colore più di moda". Poi puntuale arriva il richiamo di chi invita a riflettere sui significati: "Il viola è il colore della libertà, e noi dobbiamo mostrare a tutto il mondo di essere diversi da chi ci governa". E sono molti gli utenti che si accordano per fare volantinaggio: da Cremona a Napoli gazebo e banchetti vengono allestiti quasi ogni giorno.
Cercare di fornire al mondo un'immagine diversa dell'Italia. C'è anche questo tra gli ambiziosi obiettivi dei blogger che stanno dando vita a una delle più grandi mobilitazioni mai nate dai social network. Il No B Day, infatti, si allarga a macchia d'olio in tutti i continenti. Dal Sudamerica all'Australia, sono circa trenta le diramazioni internazionali della manifestazione. A Bruxelles si annunciano addirittura due cortei, uno il 4 dicembre e l'altro il 5. A Berlino si aspetta solo il via libera delle autorità e poi sarà comunicato il luogo dell'iniziativa. A Chicago l'appuntamento è al Millenium Park, mentre a New York il luogo scelto è Times Square.
(24 novembre 2009)
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