Il Pd è disposto a discutere sulla riforma del sistema giudiziario, ma solo se il Pdl ritirerà dal tavolo il disegno di legge sul processo breve. Lo ha detto il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, in una conferenza stampa al termine della Direzione del partito. "Queste norme sono un pugno nell'occhio della giustizia - ha affermato Bersani - per questo chiediamo al governo di ritirarle".
"Quello della giustizia - ha detto Bersani - è sicuramente un problema per i cittadini, vista la lunghezza dei processi. Noi non solo siamo disponibili a discuterne, ma abbiamo già presentato quattro proposte di legge". Per il leader del Pd, insomma, la giustizia va riformata per il bene dei cittadini, e da questo punto di vista il principale partito di opposizione vuole dialogare e discutere con la maggioranza.
"Adesso, però, non ci sono i presupposti", ha proseguito Bersani, ricorrendo a una metafora cinematografica per sintetizzare la propria opinione del ddl sui processi brevi presentato dal governo. "Ci stanno facendo vedere un altro film - ha commentato il leader del Pd - cioè come evitare i processi al premier. Bondi, che è il ministro della Cultura, ci presenti il film giusto e noi discutiamo". Il "no" secco è per gli sconti ai processi dei colletti bianchi: "Se questo è il loro scopo - ha concluso il segretario del Pd - per noi non è possibile".
La nuova squadra. Dalla Direzione del partito sono inoltre usciti i nomi dei nuovi membri della segreteria: un team che punta tutto sulla generazione dei quarantenni. Saranno loro, infatti, a dover rilanciare il Pd sotto la guida del nuovo segretario, Pierluigi Bersani. La direzione del Partito ha comunicato oggi i dodici nomi che comporranno la squadra: sei uomini e sei donne, età media 41 anni.
Il compito di coordinare la segreteria spetterà a un "anziano": Maurizio Migliavacca, 58 anni. Tutti più giovani i suoi colleghi, la cui età spazia dai 35 anni di Matteo Orfini ai 49 anni di Annamaria Parente.
Come sottolineato dai vertici del Pd, si tratta di una segreteria di "giovani sperimentati", che hanno fatto esperienza sul territorio come amministratori o con l'attività politica. Nel dettaglio, la squadra raccoglie i nomi di Catiuscia Marini (42 anni), Stella Bianchi (40), Cecilia Carmassi (41), Francesca Puglisi (39), Annamaria Parente (49), Roberta Agostini (43), Matteo Orfini (35), Nico Stumpo (40), Matteo Mauri (39), Marco Meloni (38), Davide Zoggia (45) e Stefano Fassina (43).
Il Commento sul No B-Day. "Bisogna accorciare e non allargare le distanze tra i partiti oggi all'opposizione: a questo obiettivo deve lavorare chi promuove manifestazioni come quella del 5 dicembre". E' quanto ha sottolineato, a proposito del cosiddetto "No-B day", il segretario del Pd Bersani nella conferenza stampa al termine della Direzione del Partito.
Ai cronisti che gli domandavano la posizione del Pd sulla manifestazione del 5 dicembre indetta dai blogger, Bersani ha ribadito che il Pd valuterà "le parole d'ordine": se esse "sono compatibili con gli obiettivi del Pd, non c'è nessun problema per la partecipazione dei militanti". In ogni caso, ha sottolineato, la linea del partito è quella di "non farsi tirare per la giacca".
Bersani ha poi sottolineato un aspetto: "Facciamo attenzione - ha detto - a non essere speculari tra un 'Berlusconi no' e un 'Berlusconi si', perché questo è il terreno che lo stesso Berlusconi sta cercando".
"Occorre accorciare le distanze - ha aggiunto Bersani - tra tutte le forze di opposizione: chi le allarga fa un favore a Berlusconi".
(24 novembre 2009)
"Quello della giustizia - ha detto Bersani - è sicuramente un problema per i cittadini, vista la lunghezza dei processi. Noi non solo siamo disponibili a discuterne, ma abbiamo già presentato quattro proposte di legge". Per il leader del Pd, insomma, la giustizia va riformata per il bene dei cittadini, e da questo punto di vista il principale partito di opposizione vuole dialogare e discutere con la maggioranza.
"Adesso, però, non ci sono i presupposti", ha proseguito Bersani, ricorrendo a una metafora cinematografica per sintetizzare la propria opinione del ddl sui processi brevi presentato dal governo. "Ci stanno facendo vedere un altro film - ha commentato il leader del Pd - cioè come evitare i processi al premier. Bondi, che è il ministro della Cultura, ci presenti il film giusto e noi discutiamo". Il "no" secco è per gli sconti ai processi dei colletti bianchi: "Se questo è il loro scopo - ha concluso il segretario del Pd - per noi non è possibile".
La nuova squadra. Dalla Direzione del partito sono inoltre usciti i nomi dei nuovi membri della segreteria: un team che punta tutto sulla generazione dei quarantenni. Saranno loro, infatti, a dover rilanciare il Pd sotto la guida del nuovo segretario, Pierluigi Bersani. La direzione del Partito ha comunicato oggi i dodici nomi che comporranno la squadra: sei uomini e sei donne, età media 41 anni.
Il compito di coordinare la segreteria spetterà a un "anziano": Maurizio Migliavacca, 58 anni. Tutti più giovani i suoi colleghi, la cui età spazia dai 35 anni di Matteo Orfini ai 49 anni di Annamaria Parente.
Come sottolineato dai vertici del Pd, si tratta di una segreteria di "giovani sperimentati", che hanno fatto esperienza sul territorio come amministratori o con l'attività politica. Nel dettaglio, la squadra raccoglie i nomi di Catiuscia Marini (42 anni), Stella Bianchi (40), Cecilia Carmassi (41), Francesca Puglisi (39), Annamaria Parente (49), Roberta Agostini (43), Matteo Orfini (35), Nico Stumpo (40), Matteo Mauri (39), Marco Meloni (38), Davide Zoggia (45) e Stefano Fassina (43).
Il Commento sul No B-Day. "Bisogna accorciare e non allargare le distanze tra i partiti oggi all'opposizione: a questo obiettivo deve lavorare chi promuove manifestazioni come quella del 5 dicembre". E' quanto ha sottolineato, a proposito del cosiddetto "No-B day", il segretario del Pd Bersani nella conferenza stampa al termine della Direzione del Partito.
Ai cronisti che gli domandavano la posizione del Pd sulla manifestazione del 5 dicembre indetta dai blogger, Bersani ha ribadito che il Pd valuterà "le parole d'ordine": se esse "sono compatibili con gli obiettivi del Pd, non c'è nessun problema per la partecipazione dei militanti". In ogni caso, ha sottolineato, la linea del partito è quella di "non farsi tirare per la giacca".
Bersani ha poi sottolineato un aspetto: "Facciamo attenzione - ha detto - a non essere speculari tra un 'Berlusconi no' e un 'Berlusconi si', perché questo è il terreno che lo stesso Berlusconi sta cercando".
"Occorre accorciare le distanze - ha aggiunto Bersani - tra tutte le forze di opposizione: chi le allarga fa un favore a Berlusconi".
(24 novembre 2009)
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