Egregio Direttore,
leggo con stupore nel numero di oggi del Suo giornale che la mia famigerata comunicazione-mail del 28 aprile all’Ansa, nella sua versione originale, avrebbe contenuto la parola “maiale” riferita a mio marito. Devo smentire recisamente l’affermazione: non ho mai rivolto a mio marito questo epiteto, né in quell’occasione né in altre. Le sarò grato se vorrà informare, con il dovuto rilievo, i lettori de il Fatto Quotidiano. I migliori saluti
Veronica Berlusconi
leggo con stupore nel numero di oggi del Suo giornale che la mia famigerata comunicazione-mail del 28 aprile all’Ansa, nella sua versione originale, avrebbe contenuto la parola “maiale” riferita a mio marito. Devo smentire recisamente l’affermazione: non ho mai rivolto a mio marito questo epiteto, né in quell’occasione né in altre. Le sarò grato se vorrà informare, con il dovuto rilievo, i lettori de il Fatto Quotidiano. I migliori saluti
Veronica Berlusconi
Renda pubblica la frase scomparsa.
Lei accettò il suggerimento e quelle espressioni non comparvero nel lancio andato in rete quella sera stessa, alle 22 e 31.
L'episodio rimasto per sette mesi riservatissimo è stato improvvisamente rivelato nelle anticipazioni dell'ultimo libro di Bruno Vespa.
Subito noi del Fatto Quotidiano ci siamo chiesti che cosa contenessero di cosi forte e di così sopra le righe quelle affermazioni, visto che già quelle pubblicate avevano scatenato un putiferio.
Abbiamo ascoltato i testimoni diretti, giornalisti e non, che quello scoop avevano trattato.
Abbiamo messo a confronto le loro versioni, assolutamente concordanti sul riferimento alla razza suina; quello poi cancellato nella “famigerata comunicazione”.
Per doveroso controllo venerdì alle 17e 33 abbiamo inviato all'indirizzo della sua posta elettronica una prima mail nella quale le chiedevamo di esprimersi “a proposito del suo intervento tagliato a suo tempo dall'Ansa e delle nuove carognate appena uscite sul viaggio con sua figlia in Oriente”.
Non avendo ricevuto risposta, alle 20 e 09 le abbiamo inviato una seconda mail con la quale le comunicavamo che l'indomani (cioè oggi) il Fatto avrebbe pubblicato la frase sul “maiale”, ricostruita in base a testimonianze dirette chiedendole di corroborare quanto a noi risultava.
Alle 20 e 16 è arrivata la sua mail con questa risposta: “grazie ma in questa fase preferisco evitare di esprimermi sulle 'carognate' varie”.
A questo punto è legittimo chiedersi come mai Lei non abbia smentito, subito, nella sua di mail di venerdì sera la frase contestata. Smentita che ci è giunta invece ventiquattr'ore dopo, attraverso un fax proveniente dallo studio Morelli Battistella.
Con grande rispetto per la sua situazione, desideriamo insistere: perché a questo punto non rende pubblica l'esatta formulazione della frase tagliata dall' Ansa?
(A.P.)
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