Alla fine l'hanno preso. Il presunto killer di Mariano Bacio Terracino, assassinato all'ingresso di un bar del quartiere Sanità, è stato arrestato stamani dalle forze dell'ordine. È Costanzo Apice, 27 anni, originario del Rione don Guanella di Napoli, conosciuto come piccolo spacciatore (aveva precedenti per droga).
L'omicidio sarebbe finito nella tragica contabilità della criminalità cittadina, se non fosse stato per il video choc reso noto dalla Procura di Napoli. Apice è stato fermato nei pressi di Castel Volturno (Caserta) dai carabinieri e condotto nel carcere di Poggioreale. Le immagini, tratte dalle telecamere a circuito chiuso, raccontavano l'atrocità di un delitto avvenuto in pieno giorno. Così quelle sequenze che hanno il giro del mondo, non senza polemiche, alla fine si sono rivelate utili per la cattura del colpevole.
L'IDENTIFICAZIONE - A identificarlo sono state le forze dell'ordine, probabilmente grazie alle «confidenze» di un affiliato ai clan di Secondigliano. Il delitto era avvenuto l’11 maggio scorso in pieno giorno nel quartiere Sanità: secondo gli inquirenti Bacio Terracino potrebbe essere stato assassinato per una «tardiva vendetta trasversale». Il pregiudicato, infatti, era l'ultimo ancora in vita dei presunti assassini del boss di Afragola, Gennaro Moccia, ucciso negli anni Settanta. Gli altri partecipanti all'agguato sono tutti morti.
PROCURA SAMMARITANA - Da giorni sia i carabinieri che gli uomini della squadra mobile erano sulle sue tracce. L’identificazione dell’uomo, si legge in una nota della Procura della Repubblica di Napoli, è stata possibile «anche in virtù della diffusione del filmato che riproduceva la consumazione del crimine». Il fermo di Apice dovrà essere convalidato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, competente per il territorio della provincia di Caserta.
Titti Beneduce
19 novembre 2009
L'omicidio sarebbe finito nella tragica contabilità della criminalità cittadina, se non fosse stato per il video choc reso noto dalla Procura di Napoli. Apice è stato fermato nei pressi di Castel Volturno (Caserta) dai carabinieri e condotto nel carcere di Poggioreale. Le immagini, tratte dalle telecamere a circuito chiuso, raccontavano l'atrocità di un delitto avvenuto in pieno giorno. Così quelle sequenze che hanno il giro del mondo, non senza polemiche, alla fine si sono rivelate utili per la cattura del colpevole.
L'IDENTIFICAZIONE - A identificarlo sono state le forze dell'ordine, probabilmente grazie alle «confidenze» di un affiliato ai clan di Secondigliano. Il delitto era avvenuto l’11 maggio scorso in pieno giorno nel quartiere Sanità: secondo gli inquirenti Bacio Terracino potrebbe essere stato assassinato per una «tardiva vendetta trasversale». Il pregiudicato, infatti, era l'ultimo ancora in vita dei presunti assassini del boss di Afragola, Gennaro Moccia, ucciso negli anni Settanta. Gli altri partecipanti all'agguato sono tutti morti.
PROCURA SAMMARITANA - Da giorni sia i carabinieri che gli uomini della squadra mobile erano sulle sue tracce. L’identificazione dell’uomo, si legge in una nota della Procura della Repubblica di Napoli, è stata possibile «anche in virtù della diffusione del filmato che riproduceva la consumazione del crimine». Il fermo di Apice dovrà essere convalidato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, competente per il territorio della provincia di Caserta.
Titti Beneduce
19 novembre 2009
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