venerdì 18 dicembre 2009

Dai Caraibi emerge una civiltà sommersa


Alessandra Farkas


NEW YORK - Un gruppo di archeologi ha scoperto le rovine di una grande città antica sui fondali del Mar dei Caraibi la cui ubicazione rimane ancora segreta ma che secondo alcune indiscrezioni sarebbe antecedente alle piramidi di Giza, in Egitto. E potrebbe addirittura essere Atlantide, la leggendaria isola scomparsa, menzionata per la prima volta da Platone. La notizia, pubblicata in esclusiva dal giornale parigino in lingua inglese Herald de Paris, è stata subito rilanciata dai siti web americani. Le immagini satellitari della città pubblicate sul sito web del quotidiano mostrano qualcosa di completamente diverso dalla città sommersa scoperta nel 2001 al largo di Cuba da una missione congiunta russa-canadese. Nell’intervista da Washington all’Herald il leader del progetto - che ha chiesto di rimanere anonimo - si è guardato bene dal rivelare le coordinate del luogo. Presumibilmente per evitare la ressa di sommozzatori della domenica a caccia di tesori subacquei durante le feste di fine anno.

PIRAMIDE SOTTILE - «Abbiamo trovato una struttura simile a una piramide alta e sottile - racconta il capo della spedizione -, e persino una costruzione con pali paralleli in piedi e travi fra le macerie di ciò che sembra un edificio in rovina. Ma non puoi trovare pali e travi - precisa - senza l’intervento umano». Gli scopritori non affermano che si tratti di Atlantide. «Però - puntualizzano - crediamo che questa città potrebbe esser stata una delle tante di una civiltà marinara avanzata, basata sul commercio e in regolare contatto con le sue controparti eurocentriche». Nessuno sa spiegare come sia finita sommersa dalle acque. «Abbiamo diverse teorie in proposito» incalza il team leader, che spera di raccogliere abbastanza fondi per una nuova spedizione, ben più capillare, che possa documentare la sua scoperta. «Qualunque cosa troveremo non appartiene a noi - spiegano gli archeologi -, ma alla gente di questa isola e al mondo in generale. Tutto ciò che riporteremo a galla finirà in mano a un museo».

LE CIVILTÀ SOMMERSE - Non è la prima volta che tracce di una possibile civiltà sommersa emergono nei Caraibi. Nel 2001 l'agenzia Reuters riferì che un gruppo di scienziati di Advanced Digital Communications aveva individuato una "città sommersa" al largo delle coste di Cuba. Grazie al sonar avevano identificato quelle che sembravano strade, rovine di edifici e persino una piramide. Ma dopo l'eccitamento iniziale, la storia cadde nel dimenticatoio. Nel suo libro Le porte di Atlantide (2000), Andrew Collins avanza la tesi che Cuba sia stata al centro di una vasta civiltà pre-colombiana, simile ad Atlantide. Ivor Zapp e George Erikson, nel loro volume Le Strade di Atlantide (2002), mettono il Costa Rica a capo di un impero marittimo molto avanzato. L'avventuriero F. A. Mitchell-Hedges ha suggerito che i resti della civiltà scomparsa si trovassero in Honduras. Teorie secondo cui Atlantide si trova nel nuovo mondo cominciarono a circolare subito dopo la scoperta dell'America. Nel 1669 fu addirittura pubblicata una mappa che mostrava l'America divisa tra i discendenti di Nettuno, re di Atlantide. Anche quest'ultima scoperta sulla nuova civiltà sommersa ai Caraibi ha molti detrattori. Anche in Italia alcuni siti sollevano forti dubbi.
18 DICEMBRE 2009

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