giovedì 24 dicembre 2009

I vendoliani voteranno no al Lodo Emiliano


PUGLIA, SULLE MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE SI SPACCA IL CENTROSINISTRA
di Enrico Fierro

La legge pro-Emiliano non passerà. In Puglia è guerra senza esclusione di colpi all'interno di quello che fu il centrosinistra della Primavera. Tutti contro tutti. Michele Emiliano, voluto dall'ala dalemiana del Pd, gradito a Udc e Idv, si candida ma a patto che il Consiglio regionale cancelli la norma sulla ineleggibilità che lo costringerebbe alle dimissioni da sindaco di Bari. “È una legge anticostituzionale che crea discriminazioni tra i cittadini, ed esiste solo in Puglia. Perché in Calabria il sindaco di Reggio può candidarsi alla carica di governatore senza essere obbligato a dimettersi prima, e io no?” L'ex magistrato è su tutte le furie, soprattutto per gli attacchi che sta ricevendo da molti esponenti del centrosinistra che lo accusano di volere una legge ad personam.
Quindici consiglieri regionali dell'area Vendola, ma anche socialisti e comunisti, ieri hanno sottoscritto un documento nel quale dicono un netto no alla cancellazione della norma.
Una presa di posizione che vanifica le speranze di Emiliano. Il 19 gennaio è convocato il Consiglio regionale con all'ordine del giorno proprio le modifiche alla legge elettorale e quelle quindici firme, con l'aggiunta del voto di Vendola, quando si trasformeranno in voti contrari e si aggiungeranno a quelli dei consiglieri della destra saranno un muro insormontabile. “È inutile insistere – dice Nicola Fratoianni, coordinatore pugliese di Sinistra ecologia e libertà – noi siamo nettamente contrari al lodo Emiliano. Il Pd si sta assumendo la gravissima responsabilità di tenere l'intero centrosinistra e l'alleanza merdionalista a bagnomaria fino al 19 gennaio”.
Dal canto suo il sindaco di Bari sembra non raccogliere l'invito del segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, a sciogliere ogni riserva entro il 28 dicembre, data dell'assemblea regionale del partito. “A quella riunione, pur essendo il presidente del Pd, non andrò, così la gente potrà decidere liberamente”, ha detto Emiliano. Tradotto dal politichese alle cime di rapa, vuol dire che Emiliano, senza la certezza della modifica della legge elettorale, non accetterà di candidarsi.
“Il sindaco è un animale politico – dice un esponente del Pd barese – e sa che rischia molto candidandosi contro Vendola, i vendoliani e una parte sostanziale del partito che è letteralmente infuriata per la defenestrazione di Nichi”.
Se il segretario regionale del Pd spinge per Emiliano, quello barese vuole Vendola, così il segretario di Monopoli e di molti altri circoli pugliesi.
C'è poi il fronte degli assessori regionali e di alcuni parlamentari del Pd di diversa collocazione schierati col governatore. “La posizione di Emiliano è incoerente ed equivoca”, per l'assessore Guglielmo Minervini. Ma c'è di più, se l'Idv ieri si è seduta per la prima volta al tavolo del centrosinistra, dichiarandosi a favore della candidatura Emiliano, gli altri due potenziali alleati della coalizione, Udc e Io Sud di Adriana Poli Bortone, aspettano.
Con il partito di Casini determinato a non accettare la candidatura Vendola (“Dateci Boccia o Emiliano”), e la Poli Bortone sempre più sensibile ai corteggiamenti del centrodestra (“la mia casa naturale”). E senza questi due partiti, ha avvertito pochi giorni fa Massimo D'Alema, si perde.
All'ultima riunione del Pd, il lider Maximo si è presentato con dei sondaggi chiarissimi: centrodestra e centrosinistra sono al 44%, Udc e Io Sud insieme realizzano il 12, con loro si vince. Con Vendola si perde.
Ma anche sulle previsioni non c'è accordo dentro il centrosinistra. Perché – valutano gli esperti di flussi elettorali dentro il Pd pugliese – nel 2005 l'Udc arrivò al 7,79, una quota significativa, ma di quei voti il 2% era proprietà esclusiva di Tato Greco, poi passato con la “Puglia prima di tutto”, la lista di Fitto che alle ultime comunali candidò Patrizia D'Addario e Barbara Montereale. Alle europee l'Udc scese al 9% e mai la somma dei voti del partito di Casini e di “Io Sud” è arrivata al 12.

3 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

SIAMO O NON SIAMO UN POPOLO DI CIALTRONI?

anna ha detto...

Luigi carissimo, vorrei farti i miei migliori auguri per queste feste che sono alle porte, sia a te che a tutta la tua bellissima famiglia.
Abbracci calorosi a tutti, nella speranza che le cose cambino nel meglio.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

GRAZIE ANNA, RICAMBIO E MI ASSOCIO AI TUOI AUGURI ACCHE' IL PROSSIMO ANNO FACCIA REGISTRARE DEI CAMBIANTI NEL SENSO DEL MIGLIORAMENTO.