domenica 6 dicembre 2009

Mille bandiere un unico ideale: la democrazia

ANTONIO DI PIETRO

Non so se provare più amarezza per Il Giornale, che mi attribuisce la regia della manifestazione del 5 dicembre, o per gli articoli de Il Corriere e La Repubblica, che hanno dato piu' spazio a chi non era in piazza e al perchè ha fatto bene a non esserci piuttosto che ai manifestanti.

Chi non c’era, non c’era e basta, e i cittadini sanno valutare senza alcuno scivolo opinionista che li confonda.

Il trattamento riservato all’Italia dei Valori, che alle manifestazioni contro questa maggioranza non rinuncia, non desta alcuna sorpresa. Oggi è stato rigorosamente rispettato “il tipico copione del giorno dopo” delle manifestazioni popolari. E’ accaduto nei V-Day del 2007 e 2008, sia a Piazza Navona sia a Piazza Farnese.

Chi ieri era in piazza sa tutto. Infatti, chi ieri era in quella piazza, oggi ha capito che siamo in un regime semplicemente leggendo i giornali e, soprattutto, ascoltando la maggior parte dei vergognosi tg. Il rammarico ed il raggiro sono, semmai, per i cittadini che non c’erano e per chi è fuori dalla Rete.

E’ con questa nuova classe di “emarginati da Internet” che il governo tiene il vento in poppa.

Non solo ieri, ma anche oggi è un giorno di successo per il No B-Day perchè chi ha aderito, e partecipato, ad una delle tante manifestazioni in Italia ed Europa, ora ha la consapevolezza assoluta di trovarsi in un’Italia semi-libera, dove partiti e sponsorizzatori mediatici si spartiscono le spoglie dei cittadini.

Italia dei Valori ringrazia tutti coloro che hanno partecipato ed organizzato l’evento.

Ieri noi abbiamo voluto dimostrare di esserci con le nostre bandiere, con la nostra raccolta firme perché noi ogni giorno ci facciamo carico di rispedire a casa questo Presidente del Consiglio, ogni giorno diamo voce nelle istituzioni alle migliaia di richieste di aiuto che si sono sollevate nelle piazze di ieri. E, quando i cittadini chiamano, per noi è il momento dell'ascolto, della verifica e della conferma che stiamo bene interpretando i loro bisogni.

Sono orgoglioso di esserci stato, ragazzi, come cittadino prima e come politico poi.

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