mercoledì 23 dicembre 2009

A Report e Rai Tre gli oscar della tv di qualità


di GOFFREDO DE MARCHIS


Alla Rai torna l'indice di gradimento e celebra il trionfo di Report, una delle trasmissioni più contestate di Raitre, da tempo nel mirino della maggioranza e in particolare di Giulio Tremonti. Milena Gabanelli sbaraglia i concorrenti, anche i programmi cosiddetti "per tutti", cioè con una vasta platea di potenziali sostenitori come "Ulisse" di Piero e Alberto Angela e "Alle falde del Kilimangiaro".

Le polemiche politiche non fanno nemmeno il solletico a Report che dal pubblico viene considerata "una trasmissione accurata, chiara, che rispetta le varie tipologie dello spettatore e divulga una pluralità d'informazioni". Una motivazione persino più gratificante del premio ideale. Altri format nel mirino berlusconiano sono in testa alla classifica di qualità: Che tempo che fa di Fabio Fazio (73 punti, la sufficienza è 56), Ballarò (63) mentre Porta a porta (60) e Annozero (59) camminano appaiati appena sopra la soglia di apprezzamento. E il Tg2 delle 13 batte il Tg1 delle 20.

L'indice di gradimento oggi si chiama Qualitel. È un'indagine condotta da Pragma Dinamiche su un campione di 7530 spettatori intervistati lungo il mese di novembre. Altri mezzi, altro approccio scientifico rispetto al passato. Il 6 scolastico corrisponde a 56, il 7 a 67, l'8-9 a 78. Il sondaggio, il primo del genere commissionato da Viale Mazzini (seguendo le indicazioni del contratto di servizio), è stato voluto dalla direzione generale, da Mauro Masi e dal vicedirettore generale con la delega sul prodotto Antonio Marano. Marano ha già mandato i risultati a tutti i direttori.

Sulla sua scrivania, al sesto piano di Viale Mazzini, è invece rimasto il dossier più riservato, quello che riguarda la concorrenza Mediaset. "Il confronto è molto positivo per noi - dice Marano -. Sì, battiamo le reti del Biscione. Ma anche loro hanno dei programmi di qualità".

Per i capi delle reti e delle testate la ricerca dovrà servire da bussola per valutare programmi ed edizioni dei tg. Non per tagliare teste, garantisce Marano. "Complessivamente, l'offerta della Rai conquista il 63 per cento di gradimento qualitativo. È un buon risultato, ma si può, si deve fare meglio. Per le trasmissioni meno apprezzare le attenuanti possono essere parecchie. I talk show che dividono di più o quelle con un target molto preciso sono penalizzate da questo metodo di sondaggio". Per esempio, X Factor, programma-cult di Raidue è sotto la sufficienza, non paga avere un pubblico di soli giovani e giovanissimi.

Il vero uso del Qualitel è calibrare una programmazione di valore sulla gigantesca piattaforma Rai come si configura oggi col digitale terrestre. "La Bbc ha 9 canali, noi 12. E da giugno l'80 per cento del Paese sarà digitalizzato", ricorda Marano. Il rapporto va letto e pesato per organizzare il palinsesto, spalmare la qualità su ogni canale ed evitare controprogrammazioni. Certo, anche per migliorare il prodotto. "Ma il dato complessivo ci dice che il pubblico giudica la Rai migliore di come la descrivono gli addetti ai lavori", puntualizza Marano.

Il vicedirettore generale considera carente l'offerta "comica" dell'azienda ed è a Zelig che si riferisce quando parla di qualità della concorrenza. Anche se "Parla con me", altra trasmissione bersaglio di critiche dal centrodestra, conquista un buon 65. Da leggere bene, con le lenti suggerite da Marano, i dati negativi della Domenica In di Giletti e Baudo (53) e In mezz'ora di Lucia Annunziata (51). Tra i bocciati, per dire, c'è la popolarissima soap di Rai3 Un posto al sole. L'edizione principale del Tg2 di Orfeo (67) batte di un'incollatura il Tg1 delle 20. Tutti i telegiornali Rai navigano sopra il "6". La fiction preferita è Don Matteo (62) seguita da Un medico in famiglia (61), il quiz più gradito è L'eredità (68), la Prova del cuoco (68) viene promossa.

Il Qualitel rivaluta anche l'Auditel perché i numeri quasi sempre coincidono. E sul tavolo di Marano compare il diagramma delle ultime rilevazioni. La Bibbia dei direttori Rai, l'incubo dei conduttori. E dal sorriso di Marano si capisce che continua a contare più dell'indice di gradimento: nel day time e nel prime time la Rai batte Mediaset sull'analogico e sul digitale.
(23 dicembre 2009)

Nessun commento: