
Sì alle riforme, no a leggi ad personam. E’ stato chiaro il segretario del Partito democratico nella conferenza stampa d’inizio anno, e ha rivolto un appello diretto a Silvio Berlusconi: “Siamo disponibili alle riforme purché siano di sistema - ha detto Bersani - se la destra turba le condizioni politiche invadendo il parlamento con uno tsunami di norme che, sotto la veste di carattere generale hanno il solo scopo di risolvere i problemi del premier, allora si prende la responsabilità di far fallire il confronto”.
Immediata la risposta di Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Bersani dice di essere disponibile alle riforme e questo è un bene. Ma dovrebbe sapere altrettanto bene che lo tsunami lo ha scatenato certa giustizia politica contro Berlusconi negli ultimi 15 anni”. Per Bonaiuti il punto di partenza per le riforme può essere la bozza Violante: “Ovviamente non dico che va bene così come è – precisa – per noi i poteri del presidente del Consiglio vanno aumentati. Ma c’é accordo sul bicameralismo e sullo snellimento delle procedure di formazione delle leggi”. Per il segretario del Pd le priorità sono “i poteri di governo e parlamento, il superamento del bicameralismo, il numero dei deputati e, in questo quadro, anche i rapporti reciproci tra Parlamento, governo e magistratura”. I giorni di vacanza a New York sono serviti a Bersani per un confronto tra le agende politiche. E la conclusione è che le priorità italiane sono sbagliate visto che, se in Usa si discute di sanità e green economy e in Francia di disoccupazione, la politica italiana passa il tempo “a discutere di processo breve”.
Intanto il “lodo Alfano bis” verrà presentato la prossima settimana al Senato, ma potrebbe anche essere sostituito se ci sarà un accordo con l’opposizione per ripristinare l’immunità parlamentare, nella forma prevista dal ddl presentato da Franca Chiaromonte (Pd) e da Luigi Compagna (Pdl).
Proposta della quale Antonio Di Pietro non vuole nemmeno sentir parlare: “Il Pd deve pensarci bene prima di sedersi al tavolo delle riforme con il centrodestra – ha detto il leader Idv – Pier Luigi Bersani dovrà evitare ‘ammiccamenti’ sul tema della giustizia se non vuole compromettere la possibilità di un’alleanza con l’Italia dei Valori. Ho visto che al Senato il Pd ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’immunità parlamentare. Noi vogliamo essere alleati con il Pd ma se lo scordano se pensano di poter essere alleati con noi e trattare con gli assassini della democrazia”.
Immediata la risposta di Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Bersani dice di essere disponibile alle riforme e questo è un bene. Ma dovrebbe sapere altrettanto bene che lo tsunami lo ha scatenato certa giustizia politica contro Berlusconi negli ultimi 15 anni”. Per Bonaiuti il punto di partenza per le riforme può essere la bozza Violante: “Ovviamente non dico che va bene così come è – precisa – per noi i poteri del presidente del Consiglio vanno aumentati. Ma c’é accordo sul bicameralismo e sullo snellimento delle procedure di formazione delle leggi”. Per il segretario del Pd le priorità sono “i poteri di governo e parlamento, il superamento del bicameralismo, il numero dei deputati e, in questo quadro, anche i rapporti reciproci tra Parlamento, governo e magistratura”. I giorni di vacanza a New York sono serviti a Bersani per un confronto tra le agende politiche. E la conclusione è che le priorità italiane sono sbagliate visto che, se in Usa si discute di sanità e green economy e in Francia di disoccupazione, la politica italiana passa il tempo “a discutere di processo breve”.
Intanto il “lodo Alfano bis” verrà presentato la prossima settimana al Senato, ma potrebbe anche essere sostituito se ci sarà un accordo con l’opposizione per ripristinare l’immunità parlamentare, nella forma prevista dal ddl presentato da Franca Chiaromonte (Pd) e da Luigi Compagna (Pdl).
Proposta della quale Antonio Di Pietro non vuole nemmeno sentir parlare: “Il Pd deve pensarci bene prima di sedersi al tavolo delle riforme con il centrodestra – ha detto il leader Idv – Pier Luigi Bersani dovrà evitare ‘ammiccamenti’ sul tema della giustizia se non vuole compromettere la possibilità di un’alleanza con l’Italia dei Valori. Ho visto che al Senato il Pd ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’immunità parlamentare. Noi vogliamo essere alleati con il Pd ma se lo scordano se pensano di poter essere alleati con noi e trattare con gli assassini della democrazia”.
Favorevole alle riforme condivise invece l’Udc, che non ha gradito le affermazioni attribuite a Berlusconi durante una telefonata agli eurodeputati del Pdl, secondo le quali il centrodestra è pronto, se necessario, a varare da solo le riforme istituzionali e della giustizia: “Non c’è nessun bisogno di minacciare riforme solitarie della maggioranza – ha detto il deputato Udc Luca Volonté – perché le proposte dell’opposizione sono sul tavolo del Parlamento da anni”.
c.pe.
c.pe.
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