martedì 9 febbraio 2010

Delitti a fin di bene


di Marco Travaglio

Nel “processo breve” a se stesso celebrato da Enzo De Luca al congresso Idv, mancavano la pubblica accusa e un’informazione decente che conoscesse le carte. C’era solo l’imputato, che infatti si è assolto fra gli applausi, raccontando al popolo dipietrista quel che aveva già fatto credere al suo partito, il Pd. E cioè che è stato rinviato a giudizio due volte per truffa allo Stato, associazione a delinquere, concussione e falso per un’opera buona: aver consentito agli ex lavoratori dell’Ideal Standard di continuare a godere della cassintegrazione.

Naturalmente è una superballa. Quei lavoratori sono disoccupati.

Che cosa è successo davvero? Non si tratta delle accuse di un pm impazzito (Gabriella Nuzzi, cacciata da Salerno dopo aver osato indagare su De Luca e sulla fogna politico-giudiziaria di Catanzaro, vedi caso De Magistris). Si tratta delle ordinanze di rinvio a giudizio firmate da due gup, due giudici terzi. Lo stabilimento altamente produttivo dell’Ideal Standard di Salerno fu chiuso, i dipendenti finirono in mobilità, i suoli industriali che valevano miliardi vennero ceduti a prezzi irrisori a un gruppo di speculatori-immobiliaristi dell’Emilia Romagna (terra cara all’allora ministro dell’Industria, Pier Luigi Bersani). Questi scesero a Salerno, finanziati da banche emiliane e venete e da una finanziaria di San Marino, per realizzare un’operazione irrealizzabile, fittizia – il parco marino Sea Park – e così strappare indebitamente la cassintegrazione e incamerare sontuosi finanziamenti pubblici.

Uno dei beneficiari dell’operazione – come han ricostruito i giudici – fu il costruttore Vincenzo Grieco, amico di De Luca e proprietario dei terreni sulla litoranea orientale, destinata al Sea Park da un’apposita variante urbanistica illegittima che trasformò i suoli da agricoli in turistici. I modenesi della Sea Park avrebbero versato a Grieco fondi neri per 29 miliardi di lire e promesso al comune di Salerno di versarne altri 22 di oneri concessori non dovuti, con garanzia fideiussoria.

I 29 miliardi sarebbero finiti sui conti della famiglia di Grieco e da questo prelevati in contanti per distribuirli un po’ in giro. Il gruppo Sea Park fu poi costretto a sputare altri 6 miliardi extra-bilancio, con assegni bancari girati per l’incasso a un collaboratore di Grieco, che li parcheggiò su un conto Unicredit per essere poi prelevati in contanti o girati su conti della famiglia Grieco. Nonostante il salasso, la Sea Park non riuscì a ottenere la proprietà dei terreni di Grieco, che, oltre a tutti i soldi incamerati, seguita pure a lucrare sull’aumento della rendita fondiaria dei terreni, gentile omaggio della giunta De Luca. Intanto il gruppo emiliano, spolpato dai salernitani, è ridotto sul lastrico. Gli subentra un consorzio di società immobiliari e del ramo rifiuti capitanato da un faccendiere bresciano pregiudicato, Angelo Tiefenthaler. De Luca appoggia anche lui per un fantomatico programma di “riconversione industriale”, utilissimo per ottenere indebitamente le indennità di mobilità e cassa straordinaria per gli ex lavoratori Ideal Standard. Al posto del parco marino, si dice, nascerà un centro turistico-commerciale e, al posto dell’Ideal Standard, un bell’inceneritore. Invece spunta una centrale termoelettrica, opera della multinazionale svizzera Egl e gemella di quella di Sparanise (raccontata dal Fatto a proposito delle liaisons fra finanza rossa emiliana e clan Cosentino). Per queste vicende la pm Nuzzi aveva chiesto al gip l’arresto di De Luca e al Parlamento l’autorizzazione a usare certe sue intercettazioni indirette. Richieste respinte. Il gip distrusse addirittura le bobine gettandole nell’inceneritore, anziché attendere la decisione della Consulta (che di lì a poco ne decretò la piena utilizzabilità); subito dopo il fratello del gip, Luca Sgroia, diventò segretario dei Ds di Eboli e aprì la campagna elettorale per De Luca sindaco di Salerno. E ora chi ha stomaco forte lo elegga pure governatore della Campania.

9 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

SEMBRA CHE IL 'MALE MINORE' ABBIA UN BEL PO' DI COSE DA RIMPROVERARSI.
LA PROMESSA PUBBLICA AL CONGRESSO DELL'IDV, DI DIMETTERSI IN CASO DI CONDANNA, SEMBRA UNA FACILE PROMESSA, UNO STRATAGEMMA PER AGGIRARE L'OSTACOLO DEI PROCESSI, DUE, CHE STANNO PER INIZIARE MA CHE SI CONCLUDERANNO CON UNA ASSOLUZIONE O UNA CONDANNA DEFINITIVA ALLA SCADENZA DEL MANDATO DI PRESIDENTE DI REGIONE, OVE VINCESSE LE ELEZIONI.
MARCO TRAVAGLIO E' GIUSTAMENTE SDEGNATO, MA FA IL GIORNALISTA, NON IL POLITICO, INFORMA CORRETTAMENTE E IL SUO COMPITO FINISCE LI'.

Francy274 ha detto...

In questa vicenda la cosa che mi ha sconfortata è il ragionamento di Di Pietro.. Non è possibile, non vale, non è giusto.. non riesco a capirlo, le promesse sappiamo che fine fanno, l'epidemia della palese scorrettezza si è diffusa a macchia d'olio, non se ne esce più.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

IL RAGIONAMENTO DI DI PIETRO E' SEMPLICE: NEL 2013 CI SARANNO LE ELEZIONI POLITICHE GENERALI, SALVO AUSPICABILI E GRADITE SORPRESE. CI VOGLIAMO ARRIVARE CON UN PROGETTO DI GOVERNO ALTERNATIVO SIA AL PDL CHE ALLA SEMPLICE OPPOSIZIONE, GRIDATA DAPPERTUTTO MA CHE RACCOGLIE I VOTI COME IL MIO E COME IL TUO E IGNORA QUELLO DEI MODERATI? NON SOLO. CI ARRIVIAMO CON LA TITOLARITA' DI PIU' REGIONI POSSIBILI O IN PALESE SVANTAGGIO POLITICO NEI CONFRONTI DEL PDL? MAGARI CONSEGNANDO LE REGIONI CHIAVE O LE REGIONI SIMBOLO ALLA DESTRA? IN CAMPANIA COS'E' MEGLIO PERDERE DIGNITOSAMENTE O VINCERE CON UN PO' DI "REAL POLITIK"? SENZA RINUNCIARE AL CONTROLLO DI LEGALITA'?
SE VOGLIAMO, DI PIETRO E' STATO COSTRETTO DALLE AMBIGUITA' DEL PD A COMPORTARSI NEL MODO CHE TU GIUDICHI INSUFFICIENTE, NON VICEVERSA.

Francy274 ha detto...

Ok, pubblica questa Tua risposta come commento sulla Sinistra che vogliamo, ho appena postato lo stesso articolo.. grazie ;)
Mi hai rincuorata, a volte certi meccanismi mi sfuggono.
Ciao, Buona Giornata

Rixk ha detto...

Brutta situazione. In nome della vittoria si può scendere a qualche compromesso, però qui Di Pietro ha mandato giù un rospo troppo grosso. Io sono per una sconfitta dignitosa, piuttosto che una vittoria ignominosa. Anche perché chi ci dice cosa farà De Luca una volta seduto in poltrona? Se comincia a disertare le aule giudiziarie che fa? Una crisi di governo? I patti si fanno con i gentiluomini, e De Luca non mi pare esserlo.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

IL TUO BLOG SI CHIAMA "SOGNO E UTOPIA".
E' COSI' TANTO SOGNANTE E UTOPICO CHE IN REALTA' NON ESISTE NEMMENO.
E' SOLO CITATO NEL TUO PROFILO
PREGO VERIFICARE!

Rixk ha detto...

onestamente non ricordavo nemmeno di avere un blog, deve essere una prova che ho fatto qualche anno fa. Grazie x la segnalazione.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

@ FRANCY274: OBBEDISCO!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

FRANCESCA, NON MI CHIEDERE PIU' DI FARE COMMENTI SUL VOSTRO BLOG CONDOMINIALE.
LI' NON POSSO REPLICARE, MA DEVO DIRTI CHE HO LETTO LE SCEMATE DI MYRIAM E ANCHE TU SEI DATA NON POCO DA FARE PER CONSOLARLA.
COME NON CAPITE CHE DE MAGISTRIS E' UN BLUFF E UNA MINA VAGANTE?
LEGGI QUESTA RISPOSTA CHE IL NOSTRO HA DATO A SANDRA AMURRI CHE LO STAVA INTERVISTANDO PER IL FATTO, NEL POST CHE PRECEDE:
"Ero d’accordo con Di Pietro che prima, durante o subito dopo il Congresso mi sarei iscritto all’Idv ricoprendo un ruolo che si confacesse al mio profilo politico e che sarebbe avvenuto attraverso un evento pubblico significativo. Ad oggi non è accaduto. La domanda: perché non mi sono iscritto andrebbe girata a Di Pietro."
TI RENDI CONTO? UN VOTO DI SCAMBIO HA PROPOSTO, UN "DO UT DES"! A DI PIETRO, PER PRENDERE LA TESSERA DELL'IDV CHE L'HA CANDIDATO AL PARLAMENTO EUROPEO!
E HA AVUTO PAURA, DI PIETRO GLIELO AVEVA CHIESTO PREGANDOLO:"DAMMI UNA MANO!", MA SI E' TIRATO INDIETRO IN CAMPANIA.
DI PIETRO L'HA DETTO A "OTTO E MEZZO", LA TRASMISSIONE SU LA7.
BUON DIO, INFORMATEVI! PRIMA DI SPUTARE SENTENZE E DIRE ... CRIBBIO!