Di Paola Zanca
La risposta arriva a pomeriggio inoltrato, quando il web è già gonfio di proteste e delusioni. Sono le 17 quando Antonio Di Pietro si mette davanti alla telecamera e registra il suo “appello per
Il blog di Antonio Di Pietro già domenica pomeriggio – a congresso appena chiuso – è un covo di amarezza. Il primo a scrivere è Filippo Esposto: “Tonino, oggi hai perso molti voti. Tra questi molto probabilmente anche il mio”. Da lì in poi, è un fiume in piena. “Non si può predicare bene e razzolare male”, dice Marior. Molti chiedono “il coraggio di un passo indietro”. Altrimenti “non occorre che contare i voti persi”, sostiene Massimo P. Ma il malumore non è circoscritto all'appoggio a De Luca: è “la svolta” in sé ad essere indigesta. “Non ho capito cosa si intende con la frase 'passare dalla piazza alla serietà del governare' – si chiede Antonio – Che le nostre proteste erano un gioco?”. Sono in tanti ad usare già l'imperfetto: “Noi oltre ad essere elettori pensanti eravamo dei 'combattenti' – ricorda Giorgio – Quante discussioni e battaglie per far capire agli amici e parenti che l'Idv era nel giusto”. C'è anche chi invita alla calma: “Spesso la coerenza dà il paese in mano ai peggiori”, avverte Rolando Aielli. Ma il ragionamento non fa breccia. Anche sulla pagina Facebook di Di Pietro la rabbia vince su qualsiasi calcolo di opportunità: “Appoggiando De Luca si cancella un principio sacrosanto dell Idv: niente indagati o condannati in politica”, dice Salvatore Genovese. Nulla cambia tra i commenti sul sito web dell'Italia dei Valori. Anna: “Complimenti. Siete ufficialmente nella casta”. Marco Dolfini: “Onorevole Di Pietro! Lei era il mio mito (…) Ha idea della delusione e dello smarrimento che proviamo?”. Andrea F. “Mancavate solo voi a deluderci”. Qualcuno fuori dal coro c'è . Mario Montrone: “Con centomila cose buone che ha fatto sto partito vi basta poco per farvi cambiare idea”. Su l'Antefatto, il nostro blog, prevale una domanda: qual era l'alternativa ? Non certo – dicono i nostri lettori – la candidatura di Luigi De Magistris. “Idv non ha ingoiato il rospo per avere più possibilità di vincere (scelta che gli sarebbe costata la faccia), ma è entrato dettando condizioni, e ha ottenuto un ragionevole compromesso”, dice Daniele. “Travaglio, cosa bisognava fare? - domanda Luca Pirri – Consegnare
1 commento:
Come nel calcio siamo tutti allenatori di squadre, cosi' nella politica siamo tutti segretari o presidenti di partito.
Fortuna che poi le cose le fanno chi ne capisce realmente.
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