Dopo il No B. Day “il popolo viola” torna in piazza. “Il 30 gennaio sit-in in tutta Italia a difesa della Costituzione” era l’appuntamento lanciato su Facebook. E ieri le piazze delle città italiane si sono riempite di ombrelli e sciarpe viola. Oltre mille i manifestanti a Roma, cinquecento a Milano, appuntamenti anche a Londra e Parigi. La data di ieri è coincisa con la protesta dei magistrati per l’apertura dell’anno giudiziario. Il tema della difesa della Costituzione si è così intrecciato con il no al processo breve e alle altre leggi ad personam. Mentre nei tribunali le toghe lasciavano l’aula con una copia della Carta in mano, articoli della costituzione venivano letti nelle piazze di Roma, Milano, Arezzo, Genova.
A Milano, l’appuntamento era nella centralissima via Mercanti. “Abbiamo fatto uno speaker corner, nel quale ognuno potesse prende la parola” dice Fausto Renzi, del Popolo Viola di Milano. “I partiti erano nostri ospiti”. Sotto la Madonnina sono intervenuti anche Piero Ricca mentre ha dato forfait all’ultimo minuto Antonio Di Pietro bloccato da un attacco di febbre. A Roma, i viola si sono ritrovati davanti in piazza Santi Apostoli. Attori hanno letto testi di Pertini, Calamandrei, Gramsci, e articoli della costituzione. “Era un test importante - spiega Gianfranco Mascia, del gruppo romano –. Siamo molto rincuorati dalla buona riuscita”.
La solidarietà della piazza alla protesta delle toghe è spontanea: “Sul palco abbiamo confermato la nostra solidarietà ai giudici – continua Mascia – ma la nostra azione è rivolta a tutto ciò che c’è scritto nella costituzione, a cominciare dagli articoli che vengono disattesi ogni giorno, come l’articolo 1: l’Italia, bisogna dirlo, è una repubblica basato sul precariato”. Alle 18 le piazze di una decina di città (tra queste Cosenza, Isernia, Nuoro) si sono collegate in vivavoce per urlare insieme: “Berlusconi Dimissioni”.
Dopo il sit-in si pensa ai prossimi appuntamenti, contro il legittimo impedimento: “La prossima settimana i parlamentari Pdl devono garantire il voto sul legittimo impedimento. Noi il 2 febbraio saremo a Montecitorio per dire un’altra volta no ad ogni legge ad personam”.
È previsto per marzo, invece, un primo incontro nazionale del Popolo Viola. Non è ancora sicura la città (si è parlato di Firenze e di Roma). Ma è già scelta la data: il 21 marzo, “E’ il primo giorno di primavera – conclude Mascia - e noi vogliamo essere la primavera di questo paese”.
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