
De Magistris: "Nessun dualismo con Di Pietro"Belisario: "La destra è come il gas nervino, uccide le coscienze"
Si è aperto oggi a Roma il primo congresso nazionale dell' Italia dei Valori. I 3.607 delegati si ritroveranno, fino a domenica, sotto lo slogan ''L'alternativa per una nuova Italia'', con un occhio particolare alla giustizia e alla legalità. Il congresso entrera' nel vivo domani con l'intervento di Antonio Di Pietro. In platea ad ascoltare l'ex pm ci sarà anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Mancherà, invece, l'Udc in aperta polemica con il partito dell'ex pm. "Il congresso si apre senza la nostra delegazione perchè con il moralismo di Di Pietro non vogliamo avere nulla a che fare - dice Pier Ferdinando Casini - Se parlasse di noi sarei costretto a ricordargli i rapporti che da magistrato ha avuto con gli imputati". Un evidente riferimento alla foto che ritrae Di Pietro con l'allora dirigente dei servizi segreti, Bruno Contrada.
"Di Pietro terrà la barra dritta del partito e con lui mi sento sicuro - dice il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario - La destra italiana e' come un gas nervino, che addormenta le coscienze e le uccide con un'informazione a pagamento". Dal capogruppo alla Camera Massimo Donadi arriva un tributo a Di Pietro e un affondo contro quell'aria "intrisa della polvere della menzogna e della disinformazione. Oggi è di nuovo il tempo delle macchinazioni, delle congiure e delle bugie. E' ripartita l'opera squallida e vile di chi cerca di colpire, ancora una volta, la storia di Mani Pulite, la storia personale di Di Pietro, l'Idv attraverso attività vigliacche fatte di insinuazioni, di illazioni basate sul nulla certo, ma che intanto 'media' compiacenti trasformeranno in sospetto diffuso a reti unificate".
Scontato l'esito finale del cogresso. Di Pietro non ha rivali. Nonostante tutto il deputato campano Francesco Barbato si è candidato alla segreteria. Il perché lo spiega il deputato dell'Idv Antonio Razzi, primo firmatario della mozione a sostegno di Barbato: "Si schiera per fermare De Magistris". Ovvero quel l'ex pm di Catanzaro, oggi eurodeputato che propugna l'apertura alla sinistra radicale, ai no global, al 'popolo viola' per andare oltre l'Idv. Che, però, dal palco pronuncia parole d'intesa con Di Pietro: "'E' inutile cercare di creare finti dualismi. Sui contenuti non ho visto divergenze che possano portare a cambiamenti di rotta. Ma è importante non reprime il dissenso interno".
Duro, invece, il giudizio sull'Udc. "Con loro si possono fare solo il laboratorio dei 'cannoli', non un laboratorio politico". Un evidente riferimento alla vicenda dell'ex governatore siciliano Totò Cuffaro, esponente dell'Udc, condannato in appello per aver favorito Cosa Nostra.
(05 febbraio 2010)

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