“L’emergenza rifiuti esiste ancora”: e il tour elettorale nel casertano si trasforma in denuncia
di Paola Zanca
Foto e testi delle didascalie di Rosy Bindi
Doveva essere una normale giornata di tour elettorale. Destinazione Caserta, di corsa, da un appuntamento all’altro. Invece, lunedì, mentre attraversava le strade di Casapesenna, Aversa, Teverola e Casal di Principe, la presidente del Pd, Rosy Bindi, non ce l’ha fatta a guardare fuori dal finestrino e restare zitta. È scesa dall’auto e, armata di telefonino, si è messa a fotografare tutto quello che aveva intorno. Dopo ogni scatto, ha controllato che l’immagine fosse venuta bene. Non poteva tornare a Roma senza le prove di quello scempio.
Immondizia. Sacchi accatastati, cartoni e avanzi, cassonetti stracolmi.
C’è perfino un pacco che conteneva materiale medicale, e certamente non è in mezzo alla strada che doveva finire. Abbiamo scelto alcune di quelle immagini, e le abbiamo fatte commentare proprio alla Bindi, reporter per un giorno.
“È così che è finita l’emergenza rifiuti?”, si chiede la presidente Pd. È finita che da una settimana, i lavoratori del Consorzio che si occupa della raccolta dell’immondizia – circa 1300 – sono in sciopero. Non prendono lo stipendio da due mesi, e hanno deciso di incrociare le braccia. Sono preoccupati perché non hanno nessuna garanzia: la conversione in legge del decreto varato dal governo un anno fa, ha messo fine alla gestione commissariale dei rifiuti in Campania e messo in liquidazione i vecchi consorzi. Ma non ha detto una parola su che fine faranno i lavoratori (e i debiti) di quegli enti.
“Il cavallo di battaglia del governo, vale a dire niente più emergenza rifiuti in Campania, in fondo altro non è che un problema rinviato”, aggiunge
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