SANTORO E L’APPUNTAMENTO DI BOLOGNA: WEB, SATELLITE E RADIO PER TOGLIERE IL BAVAGLIO
Rai per una notte, per la libertà d’informazione. “Qualunque scelta faranno in futuro il silenzio sarà spezzato, non potranno metterci a tacere”, per creare un precedente utile nell’emergenza televisiva. Michele Santoro annuncia la festa della Rai, il taglio del filo spinato (citazione di Sergio Zavoli), il Paladozza di Bologna gremito in tre ore. E poi i contributi di 50 mila persone sulla Rete, l’intervista di Roberto Benigni a Sandro Ruotolo, la diretta di RaiNews24 che ripristina il servizio pubblico. Varie tessere da riassumere in un titolo più lungo di una notte: “Il primo sciopero degli abbonati Rai che in mille modi cercheranno di vederci”. Perché il ritorno di Annozero annulla l’oscuramento per la par condicio – votato a maggioranza dal Cda della Rai – e mette alla prova la convivenza dei media con una curiosa miscela di tradizione e tecnologia: la serata del 25 sarà trasmessa dalle radio locali, dalle tv private, dal satellite di Sky, dal digitale terrestre e da una marea di siti Internet. Il luogo della conferenza – la sede romana della Fnsi – mostra la presenza sindacale vicina a Santoro e la sua redazione: “Non ci sarà alcuna procedura disciplinare, almeno speriamo – dice il segretario Roberto Natale – A Bologna sarà una manifestazione sindacale e, permettetemi, questo non possono impedircelo”. Il conduttore parla di gruppo, dell’organizzazione collettiva, dei cento che ‘lavoreranno gratis’: “Non sarà un ‘Santoro day’. Noi siamo giornalisti schierati sì, ma dalla parte del pubblico. Racconteremo la cronaca di questi giorni, le notizie che gli altri ignorano. Ci battiamo anche per il Pdl, la libertà è essere quel che siamo. Ci battiamo per tutti, anche per Berlusconi”.
Il presidente del Consiglio è una figura imprescindibile nella cronaca degli ultimi sedici anni di tv pubblica: l’irrisolto conflitto d’interessi, l’editto bulgaro del 2002, la sospensione approvata dalla Rai e – in ordine cronologico – l’inchiesta di Trani. Le intercettazioni che descrivono le pressioni di Berlusconi a un commissario di un’Autorità terza. Un capo seduto sul tappo che sta per saltare (definizione di Paolo Mieli): “Il re della tv ha paura delle telecamere. E’ una scena da Hitler nel bunker, che spegne la luce perché gli dà fastidio. Siamo all’inizio della fine”, spiega Marco Travaglio accanto a Santoro e un Vauro in camicia e occhiali d’ordinanza.
Nelle telefonate per bloccare Annozero c’erano due metafore del direttore generale Masi: “Cose che nemmeno nello Zimbabwe” e “Vediamo se Santoro farà la pipì fuori dal vaso stasera” (ripetuta dal consigliere Rai, Alessio Gorla). La seconda è disegnata da Vauro nella vignetta che fa il conto alla rovescia a giovedì: “Questa volta siamo costretti a farla fuori perché in Rai non è possibile. Ma noi vogliamo rientrare”. E c’è chi è fuori dall’azienda pubblica per un editto inossidabile: Daniele Luttazzi, il comico di Satyricon sarà ospite della serata. Insieme con Morgan, cacciato da Sanremo per una dichiarazione sulla droga, Gad Lerner, Giovanni Floris, Norma Rangeri, Filippo Rossi, Elio e le Storie Tese, Antonello Venditti, Nicola Piovani.
L’elenco è aperto: “Aspettiamo un contributo di Milena Gabanelli e Sabina Guzzanti”. Il silenziatore del servizio pubblico stavolta, a differenza di otto anni fa, viene rotto dalla tecnologia che, per sua stessa natura, riesce a raggirare la censura: “Oggi abbiamo nuove opportunità, visto che per fortuna si sono moltiplicati i canali dov’è possibile combattere”, spiega Santoro.
Il 25 sarà una boccata d’ossigeno, ma per prolungare il senso di libertà – aggiunge il conduttore – urge una riforma: “Non abbiamo una situazione che possa puntare alla liberalizzazione del mercato perché abbiamo un presidente del Consiglio che di fatto è monopolista sul mercato. Sarebbe controproducente affidare a lui una riforma della televisione. Mi auguro – conclude Santoro – quando lui non ci sarà più, cosa che prima o poi avverrà, si potrà finalmente affrontare il problema senza paramenti ideologici”.
Car. Tec.
3 commenti:
Caro Luigi, giovedì dovrei anche essere in grado di registrare l'evento; poi lo ripubblicherò su youtube, in maniera da diffondere anche attraverso il mio piccolo canale la serata. Hai visto "le storie" di oggi? Un grande Don Gallo, assieme ad Augias che quasi non riusciva a prendere la parola.
E' inutile Roby, è stato rinviato, non so ancora a quando. Grazie.
Si, ho visto, eccezionale.
"Mi auguro – conclude Santoro – quando lui non ci sarà più, cosa che prima o poi avverrà, si potrà finalmente affrontare il problema senza paramenti ideologici”."
:DDDDDDD... nnaggia, se arriva alle orecchie di B. immagino i riti di scongiuro che farà, lo vedo saltellare intorno a un tavolo.. bèè immagina pure Tu!.. Santoro è .. fantastico :DDDD
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