giovedì 4 marzo 2010

Lo sfogo della vice di Bertolaso


"Siamo un'armata Brancaleone"

FRANCESCO VIVIANO

Nonostante le inchieste giornalistiche dell'Espresso e di Repubblica, che denunciavano gli sprechi, nonostante le "talpe" all'interno del palazzo di giustizia di Roma e nella Guardia di Finanza che informavano passo passo l'andamento delle indagini della Procura di Firenze (grazie anche all'amicizia del Procuratore aggiunto, Achille Toro e del figlio Camillo, entrambi indagati) la "cricca" del G8, dei Grandi Eventi, della Maddalena, dei Mondiali di Nuoto e di altri appalti ancora, continuava ad agire indisturbata.

Cercavano contatti con i politici, anche con Gianni Letta, per ottenere favori, arbitrati, nomine e consulenze. Anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso (anche lui indagato) non aveva allentato i rapporti con gli imprenditori ed i tre funzionari del ministero che assegnavano appalti e finanziamenti e che sono finiti in galera. Anche un mese prima degli arresti di Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro della Giovanpaola e l'imprenditore Diego Anemone che in una intercettazione viene definito anche "il Capo" di Bertolaso, continuavano a parlare di affari, appalti e raccomandazioni, di tutti i tipi. Tutte "situazioni" che emergono dalle migliaia di intercettazione telefoniche dei carabinieri del Ros che hanno svolto l'indagine.

CI VUOLE UN INTERVENTO DI GIANNI LETTA

L'imprenditore fiorentino, Riccardo Fusi, amico e socio (secondo gli investigatori) del coordinatore di Forza Italia Denis Verdini, aveva affidato l'incarico di assistenza legale all'avvocato Guido Cerruti (interrogato ieri dai pm di Firenze) su indicazione di Angelo Balducci e Fabio De Santis. Cerruti cerca anche una sistemazione per la collega Raffaela Di Tarsia Belmonte per occuparsi del grande restauro dei nuovi Uffizi. Ed è a questo punto che l'avvocato Cerruti pensa di investire il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per una nomina. Cerruti parlando con Angelo Balducci dice: "... noi a limite lo possiamo dire anche a Antonio... (Maffey commissario per il palazzo del Cinema di Venezia nominato da Rutelli ndr) "Antò fatti una telefonata a Letta... gli dici che... eh!? di nominà eh!... e che come presidente... la Presidenza del Consiglio desidererebbe... in modo che la moglie gli può fare la segretaria... insieme a te... no?. (.). insieme a te e la moglie di Botto (funzionario dell'Autorità di Vigilanza sugli appalti, relatore della delibera relativa al cantiere della Scuola Marescialli di Firenze ndr).

DIEGO ANEMONE CAPO DI TUTTI ANCHE DI BERTOLASO

La mattina del 31 dicembre, l'ingegnere Balducci parlando con Diego Anemone gli riferisce di avere avuto un colloquio con Guido Bertolaso "... poi mi ha chiamato Guido.. mi ha chiamato Guido e m'ha detto.. sa.. . dice... ho avuto un bellissimo colloquio con il nostro capo... che saresti te (Diego Anemone ndr". Anemone informa Balducci che Bertolaso sta andando al Salaria Sport Village per il "massaggio". "Lui (Bertolaso ndr) deve andare, io mo' ci sto andando e quando arrivo ti chiamo".

Poi i due fanno dei commenti su Bertolaso che era stato ad Haiti per il terremoto e Balducci dice ad Anemone: "Bertolaso ad Haiti? Una boutade" riferendosi alle critiche che il capo della Protezione civile aveva mosso agli Stati Uniti per gli interventi di soccorso.

In alcune conversazione Balducci non risparmia alcune critiche a Guido Bertolaso soprattutto quando commenta un articolo di Repubblica sulla società "Triumph" che aveva avuto assegnato dal capo della Protezione civile diversi incarichi per fornitura di servizi. "È una esagerazione - dice Balducci - detto tra noi è perfettamente preciso, non sgarra di un millimetro ed io gliel'ho sempre detto a Guido che secondo me è una esagerazione".

LA RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO: "SIAMO UN'ARMATA BRANCALEONE"

"I militari sembrava che facessero l'ira di Dio... fan peggio di noi che siamo l'armata Brancaleone". È lo sfogo di Manuela Manenti, capo dipartimento della Protezione civile e responsabile della funzione infrastrutture e strutture post emergenziali per la ricostruzione dell'Abruzzo dopo il terremoto. Manenti parla con Angelo Balducci ed aggiunge che con Bertolaso "è una situazione difficile" facendo riferimento, scrivono i carabinieri all'attività di ricostruzione in Abruzzo "Io poveretta più in là non posso andare.... perché ho persone - dice a Balducci - che sono dei deficienti, non ho persone tecniche... ".

Balducci consola la donna: "Tu devi uscire a testa alta".

GLI OPERAI DI ANEMONE "VISITATI" VIA FAX DA MEDICO NAPOLETANO

Uno dei grandi imprenditori indagati ed in odore di contatti con la camorra, Mario Piscicelli ed i suoi collaboratori mal tollerano i controlli sulla sicurezza che sono esercitati sul cantiere di Valco San Paolo. Ed allora per risolvere alcuni problemi, anche quelli del certificato di sana e robusta costituzione per i suoi operai che non ce l'hanno se li fa inviare via fax da un medico napoletano che quegli operai non li ha mai visti in faccia. "Ingegnere allora.. giusto un attimo... questa come al solito... questa stronza (un architetto responsabile della sicurezza nel cantiere ndr) non se ne va in vacanza in nessun modo sta qui il 18 agosto a rompere la palle... noi abbiamo fatto tutto... i carpentieri sono pronti... ". Piscicelli chiede come fare per ottenere l'idoneità per i suoi operai ed il suo geometra, De Rosa gli trova la soluzione suggerendo un medico di Napoli che è in rapporti con Giuseppe Illuminato che è un loro subappaltatore di San Giuseppe vesuviano "Noi teniamo il dottore di Illuminato - dice De Rosa - il quale fa stè visite, le fa via fax". Piscicelli avalla subito questa soluzione "... ah! che meraviglia... e mo' me lo fate uscire?" risponde Piscicelli ridendo. "Piscicelli - scrivono i carabinieri - che ha già dato prova della sua scarso interesse per la sicurezza nel cantiere, ritiene, a questo punto, che sia conveniente avvalersi dei rapidi servigi di questo medico anche per tutti gli altri operai "... ma facciamolo pure per gli altri!!. sì.. se fa i fax questo è fantastico. È una meraviglia. (ride)... risolviamo così.. così ci sbattiamo 'ste carte in faccia a questa.. (l'architetto che li richiedeva ndr). fate tutti gli incarichi che volete.. basta risolviamo. ottimo. ottimo". De Rosa recepisce subito l'input del suo principale e dice"... allora lo nominiamo nostro medico... allora lo facciamo definitivo.. li guarda via fax gli operai

"ANEMONE E L'EX ARBITRO AGNOLIN. "COMPRIAMOCI IL VENEZIA"

"Sono Agnolin, allora avete notizie sull'acquisto del Venezia calcio e su questo incontro?".

L'incontro doveva avvenire tra Stefano Gazzani, commercialista indagato, e l'imprenditore Diego Anemone interessato all'acquisto. Gazzani: "Guarda devo vedere i due fratelli (Diego e Daniele Anemone) oggi pomeriggio ti faccio sapere". Poi Gazzani fa sapere all'ex arbitro Agnolin che l'affare non si può perché Diego Anemone, è impegnato nei lavori, probabilmente gli appalti che si era aggiudicato per i Grandi Eventi, rimandando il tutto a dopo.

Sempre Gazzani avrebbe segnalato due studentesse prima degli esami all'Università di Roma.

IL SEGNALE DEL PRESIDENTE DEL TAR

Emergono anche contatti e invio di "segnali" tra il presidente del Tar del Lazio Pasquale De Lise Balducci. La sera dello scorso 12 ottobre - tre giorni dopo il Tar Lazio respingerà il ricorso con il quale Italia Nostra aveva chiesto di bloccare il via libera del Comune di Roma alle costruzioni per i mondiali di nuoto - De Lise avvisa Balducci di avergli fatto arrivare un "segnale" tramite il genero Patrizio Leozappa.

"Io - dice De Lise a Balducci - ti avevo mandato, non so se hai visto Patrizio, ti avevo mandato un segnale... ".

ANEMONE E IL PM

È "meglio vedere gli affari di quel pm". Parla probabilmente di Sergio Colaiocco, il pm romano che sta conducendo le indagini che hanno determinato il sequestro dell'impianto del Salaria Sport Village, l'imprenditore Diego Anemone in una delle intercettazioni.

(04 marzo 2010)

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