martedì 23 marzo 2010

'Stop al silenzio, in onda pure con Benigni'


Santoro presenta "Rai per una notte": «Sarà un avvertimento democratico»

«Siamo giornalisti schierati, sì, dalla parte del pubblico». Ha esordito così Michele Santoro nel presentare Rai per una notte, lo speciale contro «la serrata pre-elettorale in tv» (la definizione è di Marco Travaglio) che si terrà il 25 marzo alle 21 al Paladozza di Bologna. «Andremo in onda per riaccendere l'informazione che è stata spenta - ha detto il conduttore di Annozero durante la conferenza stampa presso la sede della Fnsi -. Per la prima volta si potrà parlare dello sciopero bianco degli abbonati della Rai, privati dei loro programmi che cercheranno in tutti i modi di rivedere. Da Bologna racconteremo quello che ci è accaduto realmente in questi giorni perché non è stato fatto con chiarezza».

«PRIMO SCIOPERO ABBONATI RAI» - L'evento, che sarà trasmesso da radio, siti, piazze e tv (tra cui anche Rainews 24), sarà seguito in diretta da Corriere.it. In scaletta, oltre al ritorno di Daniele Luttazzi (il giornalista di Annozero lo ha sottolineato con orgoglio), anche un'intervista a Roberto Benigni. Rai per una notte sarà un «avvertimento democratico al Paese» contro la «costrizione al silenzio», ha sottolineato Santoro: battendosi per il diritto all'espressione e all'informazione, in fondo «ci si batte anche per Silvio Berlusconi e per il Pdl». «Ci battiamo per tutti, anche per Berlusconi che non sarà in trasmissione per sua scelta: sono felice di aver dato vita a questa iniziativa», ha spiegato il giornalista. «Qualunque scelta faranno in futuro - ha aggiunto - il silenzio sarà spezzato, non si potrà mettere a tacere l'informazione». «Racconteremo cose che altri non raccontano, perché il racconto della nostra storia non è stato fatto dagli altri mezzi di comunicazione» è la promessa di Santoro, ospite con il vignettista Vauro e con Marco Travaglio della Fnsi. Secondo Travaglio, «l'editto» del Cda della Rai sta solo a significare che «il re della tv ha paura delle telecamere. È una scena da Hitler nel bunker, forse sta per saltare il tappo e io sarei felice se accadesse quanto prima». Ma «a differenza dell'editto bulgaro, questa volta una reazione c'è stata» ha detto Travaglio, facendo riferimento al «grande contributo della Rete».

SOTTOSCRIZIONI - Santoro ha poi spiegato che la trasmissione del 25, organizzata dopo il blackout deciso dal Cda della Rai, costerà 130mila euro complessivi: ci lavoreranno gratuitamente un centinaio di persone e l'evento è stato reso possibile dal contributo volontario di 50mila sottoscrittori.

OSPITI - Al Paladozza, oltre ai molti giornalisti e conduttori, non ci saranno politici e neanche Bruno Vespa, che «pur invitato, non parteciperà». «Dal nostro punto di vista la cosa più importante - ha sottolineato Santoro - è che quanta più gente guardi questa manifestazione-trasmissione». A Bologna saranno presenti Giovanni Floris, Gad Lerner, Morgan, il Trio Medusa, Daniele Luttazzi, Antonello Venditti, Elio e le Storie Tese, Piovani, Filippo Rossi di Fare Futuro, Riccardo Iacona, Barbara Serra e Giulia Innocenzi. In forse i contributi di Milena Gabanelli e Sabina Guzzanti.

Redazione online

22 marzo 2010

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