domenica 27 giugno 2010

Perseo Napolitano


Lo stop di Napolitano al legittimo impedimento di Brancher mi ha risollevato dalla delusione per la prematura esclusione dell'Italia dai mondiali del Sudafrica.
Lo avevo scritto qui, in questo blog. Oggi è arrivata la conferma. Aldo Brancher, ex dipendente Fininvest, ieri condannato per falso in bilancio e finanziamento illecito all’allora Psi e recluso a San Vittore, oggi indagato per appropriazione indebita e ricettazione, è stato nominato ministro dal suo amico Berlusconi per beneficiare del legittimo impedimento. In questo modo, quindi, ha evitato di presentarsi questa mattina al tribunale di Milano, dove è imputato nel processo sulla scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. Ciò è possibile grazie alle leggi di questo Governo. Leggi su misura per una classe dirigente implicata nei più disparati procedimenti giudiziari. Il legittimo impedimento è una porcata. E non è solo la vergognosa vicenda Brancher a dirlo. Lo ripetiamo da tempo, e non a caso abbiamo promosso un referendum per abrogarlo. Adesso se n'è accorta anche la Lega che abbaia comunque a testa bassa.
La realtà è chiara a tutti: questa legge non ha senso, se non quello di bloccare il corso della giustizia. Diversamente, sarebbe il caso che il legittimo impedimento venisse esteso a tutti i cittadini che hanno impegni più o meno importanti.
Un impiegato che percepisce 1200 euro al mese ha sicuramente più obblighi rispetto a Brancher. Se il primo non si presenta al lavoro per tre giorni viene licenziato. Se Brancher diserta il Parlamento per due settimane non gli succede niente. Non se ne accorge nessuno e continua ad essere retribuito a spese degli italiani.
Adesso Brancher ha un solo obbligo: dimettersi e farsi processare. Per questo, l'Italia dei Valori ha già pronta una mozione di sfiducia nei suoi confronti e ha chiesto un incontro urgente, a partire dall'inizio della prossima settimana, per concordare un unico testo insieme a tutto il Parlamento.
In Italia bisogna riscoprire il senso etico. Sono convinto che questo Paese non abbia bisogno di leggi come il legittimo impedimento. Le priorità e le necessità sono altre. Per ricominciare ad essere una nazione civile abbiamo soltanto una chance:mandare a casa non solo Berlusconi, che ormai è una parte del problema, ma tutti i suoi fiancheggiatori di governo.

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