

Dura nota del premier contro chi gioca "una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti"
"Voglio restare fuori dalle artificiose burrasche scatenate dalla vecchia politica politicante e da quanti, in maniera irresponsabile, giocano una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti". Nel pieno della bufera legate all'inchiesta sugli appalti dell'eolico che coinvolge alcuni dei suoi fedelissimi, Silvio Berlusconi affida ad una nota il suo pensiero. Non fa nessun nome ma non serve. Difficile non immaginare che Berlusconi pensi a Fini quando parla di chi gioca "una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti". Altrettanto difficile non immaginare che ai vecchi riti della politica, il premier non associ i centristi di Casini. E magari anche le correnti che proliferano dentro il Pdl.
Contro tutto questo il Cavaliere rilancia il messaggio che porta avanti da tempo. Lui, ormai in politica da quasi vent'anni, attacca "i politicanti", assicurando tutto il suo impegno personale, assieme a quello del governo e della coalizione: "siamo legittimati dal sostegno dei cittadini, per impedire ritorni a un passato che gli italiani non vogliono più". Quanto alle inchieste il premier le liquida come il segno di "clima giacobino e giustizialista nel quale alcuni stanno cercando di far ripiombare il nostro Paese non è certo d'aiuto"
Poi tocca alla manovra. Anche in questo caso la difesa è a spada tratta: "Serve responsabilità, il governo ha a cuore l'interesse dei cittadini e perciò intende portare a rapida approvazione la manovra che stabilizzerà il bilancio pubblico come ha chiesto l'Europa, pure in presenza di una situazione migliore dei nostri conti rispetto agli altri partner europei".
(13 luglio 2010)

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