"Il Pdl è nato come movimento popolare, espressione diretta degli elettori, per amalgamare tutte le tradizioni politiche del centrodestra, per sconfiggere così la vecchia partitocrazia e la vecchia logica delle correnti, da qualunque parte provengano". Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota al termine della riunione del partito a Palazzo Grazioli. All'incontro hanno partecipato solo ex Forza Italia. Non c'erano né Ignazio La Russa né Maurizio Gasparri. Il primo, capogruppo Pdl al Senato, ha detto di essere rimasto a Palazzo Madama per seguire i lavori sulla manovra. Dall'entourage del ministro della Difesa, invece, è stato comunicato che era in programma un precedente impegno televisivo non rinviabile. Ma nella nota diffusa dal premier si parla di un "breve incontro con alcuni esponenti ex Forza Italia del Popolo delle libertà". In cui, come riferisce in serata l'agenzia Agi, le parole dette dal premier sarebbero state chiare: "Questa per Fini è l'ultima chiamata".
Nell'attuale fase di scontro tra berlusconiani e finiani, la riunione di Palazzo Grazioli rischia di alimentare le tensioni. La Russa prova a smorzare: "Una riunione 'informale' di esponenti di ex di Forza Italia come quelle che tante volte facciamo noi ex di An della quale sapevo tutto e alla quale mi era stato chiesto se volevo partecipare ma mi è sembrato normale dire di no, anche per la concomitanza di un impegno televisivo preso precedentemente". "Può darsi che le modalità di questo incontro - continua il coordinatore del Pdl - abbiano indotto in qualche equivoco anche perché, involontariamente, mi avevano detto di informare Gasparri e mi sono dimenticato di farlo. In ogni caso c'è assoluta identità di vedute e piena condivisione delle cose all'interno del partito". Al programma "In onda" su La7, il ministro della Difesa ribatte alle voci corse negli ultimi giorni: "Non c'è nessun calciomercato (nel PdL, ndr). Io non ho mai preso in considerazione una conta. Ciascuno risponde alla propria coscienza, ma mi auguro che non ci sia mai bisogno di una conta. I numeri non c'è bisogno di scoprirli". E ancora, riferendosi a un articolo del nostro giornale sulla "campagna acquisiti del Cavaliere" 1: "Chiedo scusa a Repubblica, ma raramente ho visto un articolo più ridicolo, come se Berlusconi avesse bisogno di una lista per scoprire chi sono le persone del suo governo".
Piu' tardi, l'agenzia Agi ha pubblicato un retroscena sulla riunione. Il Cavaliere - riferisce chi ha partecipato alla riunione a palazzo Grazioli - ha inviato un nuovo, non meno duro, messaggio al presidente della Camera. "Fini deve capire che faccio sul serio. Questa è un'ultima chiamata: o si riallinea o le strade si separano". Il premier è venuto a conoscenza degli attacchi ai danni di Giorgia Meloni e, sottolineano le stesse fonti, non l'ha presa affatto bene. E' stata la stessa Alessandra Mussolini -non certo vicina a Fini - a criticare il ddl. Alle comunità giovanili andranno 12 milioni di euro, fondi già stanziati dal 2005. "Uno spreco di soldi", per i finiani. "Pensiamo ai bambini, poi ai gruppettari " ha detto la Mussolini.
(06 luglio 2010)
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