Fumata bianca del Parlamento in seduta comune per gli otto nuovi membri laici del Consiglio superiore della magistratura. Alla settima votazione sono stati eletti tutti i candidati presentati dal Pdl, Pd, Udc e Lega. Andranno così a Palazzo dei Marescialli Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Niccolò Zanon, Bartolomeo Romano (i quattro candidati del Pdl) Michele Vietti (Udc), Matteo Brigandì (Lega), Guido Calvi e Glauco Giostra (i due candidati del Pd).
Sarà ora il Quirinale a convocare vecchio e nuovo Csm per il passaggio di consegne entro sabato 31 luglio, data di scadenza del Consiglio in carica. E a fissare la data della prima riunione del nuovo plenum, a Palazzo dei Marescialli, presieduta dal capo dello Stato Giorgio Napolitano in qualità di presidente del Csm, che dovrà eleggere il vicepresidente. Con ogni probabilità Vietti, nonostante la determinazione della maggioranza a favore di Marini. Ma ad essere decisivo per l'elezione sarà il voto dei 16 togati, fra eletti e membri di diritto, espressione della magistratura.
Le candidature erano stati motivo di uno scontro interno al Pd. I democratici avevano candidato Giostra e Calvi, una scelta contestata dal senatore Ignazio Marino con l'annuncio che avrebbe votato scheda bianca. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie Pierluigi Bersani. "L'assemblea del partito si è espressa - aveva detto il segretario dei democratici - non si possono accettare, al momento del voto, posizioni difformi". La scelta dei membri laici dell'organo di autogoverno della magistratura era avvenuta in una riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato del Pd, con solo 4 contrari e 6 astenuti sugli oltre 300 parlamentari democratici. I nomi di Giostra e Calvi erano stati proposti da Franceschini a nome della segreteria e degli uffici di presidenza dei gruppi di Camera e Senato. Tra i quattro voti contrari quelli di Marino e Giovanni Bachelet. Tra i sei astenuti i due vicecapigruppo di Camera e Senato, Rosa Calipari e Felice Casson.
"Il Pd commette un errore quando, al momento delle sue scelte, riconduce sempre tutto alle solite culture, il Pci e
Nel centrodestra, anche la scelta dei candidati al Csm è stato un prolungamento del confronto logorante tra Berlusconi e Fini. Che ha prodotto il benservito al candidato del presidente della Camera, il deputato Nino Lo Presti, l'unico che pareva certo fino a ieri mattina. Scenario respinto da Ignazio
L'intesa sul centrista Vietti era stata rafforzata dal via libera di Cicchitto a Casini. Un segnale ai centristi per aprire una porta verso una possibile dialogo di governo. Il candidato della Lega era invece l'avvocato Brigandì, già difensore di Umberto Bossi e di altri big del Carroccio. Nei giorni scorsi, l'intenzione dei leghisti sembrava quella di portare a Palazzo dei Marescialli la 77enne Mariella Ventura Sarno, già componente del Csm nella consiliatura 2002-2006, e madre della giornalista del Tg1 Sonia Sarno.
(29 luglio 2010)
Nessun commento:
Posta un commento