mercoledì 28 luglio 2010

Ora tocca a voi


Lo scorso primo maggio l'Italia dei Valori ha avviato la raccolta firme per tre referendum. Tre iniziative per abrogare il legittimo impedimento, la privatizzazione dell'acqua e il pericolo nucleare.
Lo abbiamo fatto per dare una chance ai cittadini, presi in giro da un Governo che aveva promesso altro. Il centrodestra non ha vinto le elezioni promettendo agli elettori una serie di leggi scansa-processi, oppure la privatizzazione dell'acqua pubblica o, peggio ancora, di voler fare dell'Italia un Paese nuclearizzato.
Ma dal giorno successivo alla vittoria elettorale, questo Governo ha ingessato il Paese con questioni personali. Ha bloccato la macchina amministrativa per tutelare gli interessi di una stretta cerchia di persone, infischiandosene dei veri problemi.
Questo Governo sta legiferando in modo improprio, poiché sta disponendo del potere esecutivo per portare a termine un mandato diverso da quello ricevuto dai suoi elettori.
Con i tre referendum, l'Italia dei Valori ha voluto dare un'opportunità al Paese, affinché la volontà di milioni di persone torni ad essere più importante di quella di una decina di persone.
Questi tre referendum rimettono nelle mani dei cittadini la volontà di abrogare tre leggi che hanno un obiettivo molto chiaro: arricchire la cricca e annichilire la democrazia e lo sviluppo del Paese.
Domani mattina, alle 10:30, depositeremo in Cassazione le firme raccolte e possiamo rassicurare i cittadini di aver raggiunto e superato il quorum delle 500 mila firme (oltre 2 milioni complessivamente), per ciascun quesito referendario con uno sforzo organizzativo e logistico senza eguali nella storia referendaria italiana.

Dopodiché, la responsabilità potrà essere nelle mani di ogni singolo cittadino. Ognuno sarà chiamato a decidere per il futuro del Paese. Ognuno potrà promuovere o bocciare una legge che mette al riparo dalla giustizia le più alte cariche dello Stato, una legge che mira a privatizzare l'acqua pubblica e una legge che prevede l'installazione di centrali nucleari in Italia.

Che ognuno faccia la sua parte, allora, smentendo tutte le statistiche e i dati che bollano i referendum come strumenti vecchi, inutili e morti.
Negli ultimi 15 anni, in Italia, lo strumento referendario è sempre caduto nel nulla per non aver raggiunto il quorum. Ne siamo coscienti e siamo a conoscenza delle difficoltà di questa sfida. Ma provarci è un dovere e gettare la spugna sarebbe da codardi.
Nessun altro partito ci ha aiutato nella raccolta firme. In ogni caso non abbiamo mollato. Il futuro del Paese non può passare dalle decisioni di un gruppo di ultrasessantenni che pensano solo ad arricchirsi. Non possono essere questi signori a decidere sull'installazione di una centrale nucleare che sarà un pericolo per le generazioni future che oggi non hanno neanche il diritto al voto.
L'Italia dei Valori è al fianco dei cittadini. Come sempre. Ringraziamo tutti coloro che hanno sottoscritto la raccolta firme.

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