

Dopo giorni di fibrillazione il Tar ha deciso, e ha accolto in parte uno dei ricorsi presentati per presunte irregolarità di alcune liste che hanno sostenuto Roberto Cota, poi eletto governatore del Piemonte, alle ultime elezioni regionali. I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre sei ore, hanno detto che i quattordicimila voti delle liste “Consumatori” e “Al centro con Scanderebech” vanno ricontati e verificati.
Cota, che vinse per novemila voti, è avvelenato: «Diciamo la verità: il problema è che io ho vinto le elezioni e per qualcuno, evidentemente, non avrei dovuto vincerle. Altrimenti non riesco a darmi una spiegazione di quello che sta succedendo», dice in una conferenza stampa convocata per spiegare la posizione del Carroccio e del Pdl e per ribadire che, in ogni caso, ricorrerà al Consiglio di Stato.
«Se ogni giorno ce n’è una – dice Cota - il problema non è Scanderebech ma il fatto che per qualcuno Lega e Pdl non dovevano governare. Contro il dispositivo del Tar faremo ricorso immediato al Consiglio di Stato. Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare con rinnovato. Queste cose non mi fiaccano ma mi danno nuove energie anche per rispondere ai piemontesi, che sono arrabbiatissimi».
Secondo il governatore «la sentenza è incomprensibile. Perchè Scanderebech ha presentato la dichiarazione di collegamento non in base alla sua volontà ma a una legge regionale, la 21 del 2009, votata sotto
E’ convinto che il Consiglio Stato farà giustizia, Cota, «dal punto di vista giuridico - dice l’avvocato della Regione Piemonte, Luca Procacci - chiederemo subito in via cautelare un provvedimento che sospenda il riconteggio dei voti delle liste “Al centro per Scanderebech” e “Consumatori”. Attendiamo le motivazioni della sentenza, poi agiremo. Riteniamo che ci siano motivazioni fondate per ottenere presto giustizia».
E, mentre Bresso parla di «soddisfazione politica», il presidente del Carroccio spiazza tutti: «Dopo la sentenza del Tar di questa notte ho ricevuto moltissimi sms di solidarietà e anche di imbarazzo per la situazione da parte di consiglieri e esponenti del Pd», dice. Da chi? « Non posso fare nomi. Ma sappiate che sono tanti».

Nessun commento:
Posta un commento