I candidati scelti online. Chiunque potrà loggarsi sul sito e partecipare alla creazione del programma. Ricorda Move on il movimento della vittoria di Obama
Da Internet, alle piazze, alla res publica. Dal blog di Beppe Grillo arriva una notizia che è destinata a sparigliare i giochi di palazzo. Il Movimento 5 stelle ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni politiche, “che siano ora o nel 2013”, e alle comunali del 2011.
Il comunicato politico n°34 parla chiaro: “La scelta dei candidati sarà fatta online attraverso il portale dagli iscritti, che sta arrivando”. A tale riguardo Beppe Grillo, al fattoquotidiano.it dice che la piattaforma telematica “sarà un social network nazionale dove chiunque potrà loggarsi inserendo i propri dati e partecipare alla creazione del programma”. Il fondatore del Movimento 5 stelle assicura: “Non ci sarà niente di fisso e si discuterà su tutto, compresa la lista di nomi da candidare al Parlamento e ai consigli comunali.”
Un click un voto. Secondo Grillo è
Nell’attesa di vedere il peso elettorale del Movimento 5 stelle, il comunicato postato sul blog di Grillo interviene anche sulla situazione politica attuale. A partire dall’apertura verso un possibile governo di transizione. Il comunicato recita: “Andare ora alle elezioni e’ pura follia, chi le vuole non ha chiaro tre cose: la prima è che il Paese è in pre-default e non può permettersi un periodo di stallo elettorale di sei mesi senza saltare per aria, la seconda è che l’attuale legge elettorale è una presa per il culo del cittadino (…). La terza è che Berlusconi vincerebbe di nuovo grazie al controllo totale delle televisioni e all’evanescenza dell’opposizione del Pd meno elle”. Semaforo verde al governo tecnico, ma a tre condizioni: che l’esecutivo faccia una norma sul conflitto d’interessi “per eliminare alla radice il problema Berlusconi”; che intraprenda una seria azione di ridimensionamento del debito pubblico “che sta esplodendo nel silenzio generale”; e infine che riscriva daccapo la legge elettorale “per ridare la scelta del candidato agli elettori”.
Comunque vada a finire, secondo i militanti a Cinque stelle, i partiti attuali appartengono all’album dei ricordi e gli unici che ancora non lo sanno sono loro stessi e chi gli dà voce. I giornalisti che si ostinano a fare “interviste a degli ectoplasmi e a cadaveri estratti dai sarcofaghi come Rutelli. Il Movimento 5 stelle – continua il comunicato – non compare in quella che questi sorci dell’informazione chiamano ‘agenda politica’. Ma esiste, ha raccolto mezzo milione di voti in cinque regioni, autofinanziandosi”.
Politica, soldi, Internet e partecipazione dal basso. Impossibile non pensare a MoveOn, il movimento simbolo della vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali americane del 4 novembre 2008. Durante la campagna elettorale l’organizzazione era riuscita a mettere in campo una forza di quasi un milione di volontari raccogliendo 88 milioni di dollari. La chiave del successo di MoveOn è il territorio e il rapporto diretto con le persone mediato solo da Internet. Grillo lo sa bene ed è per questo che, primo in Italia, ha creato i meetup, un altro strumento di lotta politica che viene dall’America e che ha molto a che fare con la rete. I meetup sono dei siti Internet che permettono la discussione e la condivisione di temi di interessi comuni, con un forte legame col territorio e con l’azione politica.
“Quando è venuto a trovarci Howard Dean, il politico americano che durante le primarie democratiche del 2003-2004 ha usato con maggior successo questo strumento – continua Grillo – ci ha fatto i complimenti perché i nostri meetup erano migliori di quelli degli Stati Uniti, perché noi abbiamo sviluppato dibattito e realizzato azione politica. E noi siamo solo in centomila”.
Peccato che, come ilfattoquotidiano.it ha scritto, l’Italia non sia un “paese per Internet”. Grillo ne è cosciente, ma nonostante la maggioranza di governo cerchi di contrastare la libera circolazione delle idee nel web con una serie di leggi, “bloccare la rete non è più possibile”.
“Il mondo va avanti a una velocità pazzesca – conclude il comico genovese – e questi camminano ancora con la diligenza. Sono morti”.
In attesa di vedere come andranno a finire le “primarie telematiche” del Movimento 5 stelle e aspettando di capire se e come Internet riuscirà a contaminare la politica con i suoi ideali di libertà e condivisione, il motto dei grillini rimane sempre lo stesso. “Loro non si arrenderanno mai, ma gli conviene? Noi neppure”.
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