

«Il sostegno della maggioranza è stato fondamentale» per l’azione di governo. «Solo grazie a questo sostegno infatti, abbiamo già potuto realizzare una parte consistente del programma proposto agli italiani e consacrato dalla maggioranza degli elettori. Sarebbe imperdonabile che per puri interessi personali e di parte questo sostegno venisse meno tradendo il mandato e la fiducia degli elettori. Se proprio dovesse succedere torneremo dagli elettori che sapranno bene a chi dare il loro voto. Ma sono sicuro che questo non succederà». È quanto afferma il premier Silvio Berlusconi in un audiomessaggio ai Promotori della libertà.
Processo breve
Il premier ha parlato anche del processo breve: «Nella mozione, sulla giustizia - sostiene - per quanto mi riguarda non dovrebbe esserci il cosiddetto processo breve, che dovrebbe invece essere finalmente un processo per tutti di ragionevole durata e cioè di una durata massima di sei anni e mezzo, molto di più di quel che durano i processi nelle vere democrazie. Ma siccome quando si tratta di giustizia e di processi non c’è una norma che non tocchi, non riguardi uno dei tanti processi o meglio delle tante aggressioni che mi sono state rivolte in questi anni per tentare di sovvertire il voto degli italiani, anche se questa norma è giusta ed anzi assolutamente doverosa, la sinistra e i suoi giornali la fanno diventare uno scandalo e la mettono al centro di una campagna ancora e sempre contro di me. Allora io voglio rassicurare ancora una volta la sinistra».
«Per quanto mi riguarda, dentro la mozione sulla giustizia che porteremo all’approvazione del Parlamento prossimamente - precisa - non dovrebbe esserci alcun riferimento a questo cosidetto processo breve. E quindi, per favore, la piantassero di fare tanto baccano e pensassero piuttosto al loro vuoto di idee, di programmi e di leader».
La fiducia sui cinque punti
«Il governo è intenzionato a chiedere la fiducia sui cinque punti programmatici che alla ripresa dall’attività politica il premier presenterà al parlamento», ha poi aggiunto il presidente del Consiglio. «Abbiamo elaborato le priorità e gli interventi concreti sui quali il Parlamento dovrà pronunciarsi nelle prossime settimane, a cominciare dai cinque punti programmatici nei quali abbiamo sintetizzato le riforme che sono appunto prioritarie e che intendiamo realizzare entro questa legislatura e cioè: la riforma tributaria, il federalismo fiscale, la sicurezza, l’immigrazione, il rilancio del Sud e la riforma della giustizia», ha elencato. «Dunque alla riaperture delle Camere, ci impegneremo affinchè sia votata la fiducia su questi cinque punti e non ci lasceremo distrarre dai giochi di Palazzo che purtroppo sono ancora in corso», ha aggiunto.
Legge elettorale
Tra le «ossessioni» della sinistra c’è «quella di cambiare una legge elettorale che invece funziona benissimo, e che ha dimostrato di consentire la governabilità del Paese», ha aggiunto poi il premier. «Di questa legge elettorale - super criticata dalla sinistra - certo non si può dire che non rispetti il principio basilare della democrazia liberale: e cioè che il popolo sia sovrano. In Italia infatti, grazie a questa legge, è finalmente il popolo che con il suo voto al contrario di quanto succedeva prima, decide chi sarà il Presidente del Consiglio, quali saranno le alleanze di governo e quale sarà il programma che il governo e la maggioranza parlamentare si impegnano a realizzare.
A questo principio sacrosanto - dice il Premier - l'opposizione di sinistra, prigioniera del passato, continua a preferire i vecchi giochi di Palazzo. L`obiettivo fin troppo scoperto è quello di sovvertire il verdetto elettorale e di portare al governo loro stessi, cioè chi ha perso le elezioni».
Il messaggio ai finiani
Silvio Berlusconi ha dunque lanciato un ramoscello d’ulivo ai finiani confluiti in Futoro e Libertà, garantendo loro lealtà anche quando si tratterà di formare le liste del Pdl alle prossime elezioni. «Non c’è bisogno di ripeterlo, ma con l’occasione voglio ricordarlo ancora una volta: tutti i nostri parlamentari che, avendo prima deciso di fare parte di un nuovo gruppo, dovessero per senso di responsabilità e per lealtà nei confronti degli elettori che li hanno votati, decidere di restare nel gruppo del Pdl, tutti, nessuno escluso, potranno contare sulla nostra amicizia, sulla nostra solidarietà e lealtà, anche nel momento della formazione delle liste elettorali», ha spiegato.

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