di Paolo Flores d’Arcais
Per un politico di professione che si collochi all’opposizione, mai periodo fu più promettente e facile. Si prenda l’ultima occasione, l’indecente show di abiezione morale (e servilismo affaristico) nei confronti di quel Gheddafi che i liberali occidentali hanno per decenni trattato da terrorista.
A una opposizione democratica viene servita su un piatto d’argento la possibilità di scompaginare la maggioranza, moltiplicarne le contraddizioni, far precipitare i consensi tra i cittadini che pure la votarono: cattolici, atei, leghisti e chiunque serbi nell’animo un residuo di decenza.
Scatenare in tutte queste direzioni la propria azione garantirebbe all’opposizione un successo immediato e travolgente. Se non fosse che l’amicizia indefettibile con Gheddafi fu fatta votare da D’Alema, con un vergognoso discorso a cui dissero “signorno!” solo tre parlamentari del Pd.
Oppure prendiamo i tre operai Fiom di Pomigliano, che vogliono solo lavorare, con la dignità garantita dalla Costituzione. Anche la più tiepida delle opposizioni avrebbe buon gioco a evidenziare come legalità e diritti sociali siano due facce della stessa medaglia, e a lanciare un’offensiva che contrapponga chi lavora per mille euro al mese e chi ne guadagna 400 volte di più (quattrocento) per fare strame della Costituzione e riportare le fabbriche italiane al livello della Cina comunista-liberista. Se non fosse che il Pd ha eletto in Parlamento proprio tanti piccolissimi Marchionne (che del resto aveva santificato), anziché dei riformisti “giustizia e libertà”.
Per non parlare dell’offensiva popolarissima che l’opposizione potrebbe condurre sulla sicurezza dei cittadini contro il “processo breve”, visto che regala a ogni tipo di delinquenza vagonate di impunità, e contro la legge bavaglio-intercettazioni (idem), se non fosse per i due anni di indulto e il progetto Mastella, munifici doni del centrosinistra alla criminalità. Ma l’opposizione ha cose più importanti, su cui oltretutto litigare: se sia meglio imparare il francese o il tedesco.
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