di Marco Pannella
Presidente Berlusconi,
ascoltando le tue dichiarazioni a e con Gheddafi, ho provato un empito di vergogna. Ripetendo a più riprese, come hai fatto, che, non solo i due Stati, ma anche i “due popoli”, l’Italiano e il Libico, sono oggi uniti per festeggiare l’intesa tra
Se un feroce dittatore, per te, rappresenta il suo popolo tanto quanto il premier di una Repubblica dalla Costituzione democratica, ravvivi il ricordo di quell’individuo per il quale il Fascismo offriva vacanze non male ai suoi oppositori: dai Matteotti ai Carlo e Nello Rosselli, dagli Ernesto Rossi agli Altiero Spinelli, ai Pertini e migliaia di altri vacanzieri antifascisti. Della Libia si sa così poco, da non sapere se le vittime del tuo grande amico personale siano di meno o di più di quelli uccisi da noi Italiani. Comunque ci sono come anche altri Africani, spesso Eritrei, Somali, Etiopi, i cui genitori conobbero anch’essi la civiltà di quel colonialismo. Voglio precisare che qui non discuto affatto, come in Parlamento, il principio e modalità importanti imprenditoriali e commerciali, anche di per loro positivi, dell’accordo. Ma del costo gravissimo e superfluo, e francamente intollerabile, che tu imponi ai danni di standard internazionali democratici e più semplicemente civili, morali. Presidente, lo so che anche per D’Alema
Nessun commento:
Posta un commento