sabato 30 ottobre 2010

“Ci sputtana, ma che possiamo fare?”



PARLA SOFIA VENTURA (FLI): “UN ERRORE IMITARE I GIUSTIZIALISTI SU QUESTA VICENDA”

di Stefano Caselli

“Bè, almeno questa signorina non è finita a far politica”. È quasi un sospiro di sollievo quello di Sofia Ventura, docente di Scienza della politica all’Università di Bologna vicina all’area di Futuro e Libertà, che nell’aprile 2009, sulle colonne di Ffwebmagazine criticò aspramente il “velinismo” della politica berlusconiana.

Professoressa, ha ragione Libero che titola “Ci risiamo con la gnocca” o Famiglia Cristiana che, ponendo un problema politico, parla di premier “fuori controllo”?

È difficile rispondere. Comunque sia, bisogna trovare il modo si uscire da questo vortice. Che Berlusconi sia un problema è fuor di dubbio, ma non vedo grandi alternative, nè a sinistra né, per il momento, a destra. È chiaro che non è bello avere un capo di governo che si comporta in questo modo, ma detto ciò – senza contare che milioni di italiani si divertono e non trovano affatto disdicevoli questi comportamenti – che si fa? Ci si incattivisce? Ci si scandalizza perché ci sputtana? Si riempiono pagine e pagine di giornali come per il caso Noemi? Non servirebbe a nulla, non cambierebbe una virgola. È una triste coazione a ripetere. Capisco che i giornalisti non possano non parlarne, ma che il dibattito politico odierno sia sul “bunga-bunga” lo trovo francamente avvilente. È Berlusconi a portarci su quel terreno.

Fli, su questa vicenda, sta mantenendo un basso profilo. Secondo lei fa bene? In fondo si tratta del “suo” presidente del Consiglio che si mette nei guai con una certa facilità…

Ma che deve fare? Può dire che è necessario alzare il livello dell’etica pubblica, che certi comportamenti non sono accettabili, ma non cambierebbe nulla. Anzi, è fondamentale che Fli non faccia di questo episodio una battaglia politica, sarebbe un grave errore. La situazione è tragica; è facile – con tutto il rispetto – fare il Marco Travaglio della situazione. Ma Fli deve costruire un’alternativa politica. La sinistra è dal 1994 che tenta di cavalcare le vicissitudini giudiziarie di Berlusconi. È una scelta che si è dimostrata fallimentare. Secondo me, imitarla sarebbe un guaio.

Questa volta però ha confessato! La telefonata in Questura...

Se sono stati commessi dei reati sarà la magistratura a stabilirlo. Certo, non mi pare che questa storia della telefonata sia stata gestita molto bene dal premier.

Il presidente si difende, dice di amare la vita e le donne... ma le ama veramente, le donne?

Considerando la quantità di donne di cui si circonda è difficile crederlo, perché per amare ci vuole un po’ di tempo. Ama solo sé stesso e le donne sono deliziosi oggetti di consumo, non persone. Si rispecchia nella loro bellezza, nella loro giovinezza e si sente meglio. In questo, non per fare la psicologa, non è certo originale. Di speciale c’è la carriera politica con cui spesso vengono premiate le fanciulle che hanno la fortuna di entrare nelle grazie del capo; oggi, almeno questa, l’abbiamo scampata.

Come ne uscirà Berlusconi? Bene o male?

È un uomo stanco. Credo che ad ogni scandalo ne esca un po’ più debole. L’immagine, soprattutto all’estero, indubbiamente si logora, ma non abbastanza. C’è una crisi di consenso certificata dai sondaggi, ma se si vota domani, vince di nuovo.

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