giovedì 28 ottobre 2010

Il giallo della minorenne ad Arcore Fede: "Vidi Ruby alle feste di Silvio"


I protagonisti della storia dai contorni boccacceschi sono un'avvenente ragazzina marocchina con in testa il sogno dei lustrini. La villa di Arcore del premier Silvio Berlusconi, sede di scintillanti feste con il primo ministro. Le ragazze bellissime giunte a decine, alcune escort e altre no, anche loro in cerca di fama televisiva, soldi e gloria da copertina di rotocalco. Co-protagonisti della trama Lele Mora ed Emilio Fede nei panni di amici e convitati, o, secondo un'ipotesi d'accusa di favoreggiamento della prostituzione, prosseneti, procacciatori di bellezze a pagamento destinate a deliziare le serate del premier.

Gli elementi della storia sono diventate pagine di un fascicolo giudiziario della procura della Republbica di Milano che ha sentito a lungo la bella marocchina, "Ruby". La ragazzina avrebbe raccontato di aver mentito sulla sua età, dicendo di essere maggiorenne, e avrebbe detto di non aver avuto rapporti sessuali con il presidente. Però dove sta l'interesse dei magistrati? La bella marocchina ha parlato nell’ambito di un filone di indagine sulla prostituzione, e raccontando di incontri avuti con il premier Silvio Berlusconi ha tratteggiato un piccante racconto sulle favolose serate nella lussuosa residenza, fornendo quelle che lei ha definito le prove della sua presenza ad Arcore. Come il fatto che vi sarebbe arrivata scortata dai carabinieri. O che avrebbe ricevuto costosi gioielli e parecchi soldi in dono.

Sarebbero stati Emilio Fede e Lele Mora, secondo indiscrezioni giornalistiche, a creare il contatto tra la ragazza e il premier, ma il direttore del Tg4 smentisce. All’agenzia di stampa Ansa il giornalista, che sarebbe indagato per favoreggiamento della prostituzione insieme a Lele Mora, stamattina ha detto: «Non mi risulta di essere indagato per alcun reato. L’ho appreso stamani leggendo i quotidiani: credo di avere conosciuto quella ragazza a qualche cena a casa di Berlusconi ma non l’ho presentata io né a Lele Mora, né al presidente del Consiglio».

E aggiunge: «Sono stato invitato più volte, e per fortuna, a casa di Berlusconi per delle cene - ha aggiunto Fede - ma quello che posso dire è che non mi è mai capitato una sola volta di vedere quelle cene terminare in un modo che si possa definire trasgressivo».

Per Fede «Lele Mora è una persona perbene e lo vedo continuamente massacrato. Lo conosco io, come del resto lo conoscono tante altre persone sia nel mondo politico che dello spettacolo». Il giornalista aggiunge di conoscere l’impresario da anni. «Con quella ragazza, che tra l’altro io credevo avesse 25 anni e non fosse minorenne, credo di aver scambiato un paio di parole, come faccio con tanti altri - ha continuato Fede - L’ho conosciuta a due cene che, ripeto, si sono concluse con nulla che possa essere classificato come trasgressivo». «Di essere indagato - ha detto ancora Fede -, l’ho appreso dai giornali, ma se davvero c’è una indagine nei miei confronti, che mi arrivi subito una notifica, così posso spiegare tutto». Il direttore del Tg4 ha ribadito più volte di non essere stato lui a presentare quella ragazza a Lele Mora, né di essere stato lui a portarla ad Arcore.

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