giovedì 28 ottobre 2010

L'aria serena di Bonaiuti


di Guido Quaranta

Roseo, bonario, paterno, rifila una montagna di balle ai giornalisti per dare un'immagine amabile e levigata del berlusconismo. Stando sempre alle spalle del premier, come una guardia del corpo

(25 ottobre 2010)

Di solito, quando accompagna all'estero il premier per qualche summit internazionale, il suo portavoce Paolo Bonaiuti - 70 anni, fiorentino, deputato, viso roseo e levigato - appare in tv, dietro di lui, insieme ai numerosi poliziotti della scorta.

L'unica differenza è che non porta gli auricolari come loro e non scruta tutt'intorno con sospetto ma, anzi, esprime compiaciuti segni di assenso mentre Silvio Berlusconi si intrattiene con i giornalisti. In trasferta, dunque, Bonaiuti, come portavoce, riposa. A Roma, però, si rifà.

Certo, non è Robert Gibbs: l'omologo americano che, ogni settimana, convoca alla Casa Bianca i rappresentanti della stampa, illustra le decisioni del presidente Obama e replica alle loro domande. Ma, se snobba i briefing, Bonaiuti si affida ai tg. Nei quali appare spesso per correggere, con paterna amabilità, le interpretazioni giornalistiche sul primo ministro che, secondo lui, sono sempre capziose e ne offuscano ingiustamente l'immagine serena, rassicurante e operosa.

I giornali hanno scritto che Berlusconi ormai detesta il presidente della Camera Gianfranco Fini? E lui, bonario, replica: "Fumisterie". Qualche editorialista ha osservato che il premier è fisicamente provato: "Macché", sorride lui, "sta benissimo". Diversi commentatori hanno osservato che il Cavaliere non è più soddisfatto dei coordinatori del partito, Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini? E lui, indulgente: "Chiacchiere di corridoio". Molti cronisti hanno insinuato che medita le elezioni anticipate? "Sciocchezze", sussurra, "il presidente pensa solo a governare". Quante bugie.

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