venerdì 29 ottobre 2010

L'incubo del premier: le verità della minorenne Ruby


Berlusconi: «un casino sul nulla»
«Visto che casino mi hanno fatto? Sul nulla...». Silvio Berlusconi, dopo la foto con capi di stato e di governo prima del Consiglio europeo a Bruxelles avvicina cameramen e fotografi e, sorridendo, torna sul 'caso Ruby', in un «fuorionda» poi trasmesso da La 7. «C'è l'abitudine della sinistra di fare attacchi, hanno un motto ben preciso - attacca il premier - un attacco al giorno leva Berlusconi di torno, oggi ho subito due attacchi, io dico, due attacchi al dì mi fanno restare sempre lì. Io resto». Sulla telefonata che Palazzo Chigi avrebbe fatto alla questura di Milano per far rilasciare la marocchina minorenne, Berlusconi replica: «Non ho mai fatto interventi di un certo tipo, ho semplicemente segnalato che c'era una persona che si proponeva per l'affido. Tutto qui». E la telefonata? «Non credo assolutamente attraverso Palazzo Chigi - sostiene il premier - c'è solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all'affidamento per una persona che aveva fatto a tutti molta pena, perchè aveva raccontato a tutti una storia drammatica a cui noi abbiamo dato credito. Tutto qui».

Una ragazza della casa famiglia: Ruby aveva parlato del premier
Il 'Kinderheim' è la casa famiglia che si trova a Sant'Ilario, sulle colline di Genova, dove dal maggio scorso dovrebbe risiedere Ruby. La ragazza era stata mandata qui dal tribunale dei minori di Milano «La sento spesso al cellulare - dice una ragazzina affacciata alla finestra - ma è sempre lei che mi chiama. Oppure chattiamo su facebook». Poi aggiunge (ma – precisa l'agenzia di stampa - non c'è modo di verificare quello che dice): «Certo che sapevamo del premier, ce l'aveva detto che lo conosceva. Ci ha detto che le ha fatto un sacco di regali, anche una macchina, un'Audi R8 che costa un mucchio di soldi. A volte arrivava con tanti soldi».

Ruby è stata sentita «una decina di volte» in questi mesi. Racconti lunghi, complessi, pieni di dettagli ma anche di correzioni e di imprecisioni, notti brave, festini, incontri a base di sesso con uomini importanti e di potere in cambio di regali, gioielli, comparse in tv.

I piani le speranze e le promesse di una ragazza-immagine minorenne e straniera che ha un solo obiettivo: arrivare. Racconti in parte già verificati, in parte anche smentiti. Tutti verosimili e possibili in un mondo dove il corpo, specie se giovane e bello, è l’unico altare a cui tutto è riferito e da cui tutto discende.

L’inchiesta che sta togliendo il sonno al Cavaliere, e non solo a lui in base a quello che trapela in ambienti giudiziari milanesi, è un fascicolo su cui il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha fatto calare il più totale silenzio.

Almeno da maggio quando è possibile collocare l’inizio della storia di cui è protagonista Ruby, nome d’arte di questa appariscente, sempre ben vestita e piena di gioielli minorenne marocchina che vive in Italia da anni.

INTERVIENE BERLUSCONI
«Sono una persona di cuore e mi muovo sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto». Il presidente del consiglio risponde così a chi gli chiede «perché Palazzo Chigi è intervenuto» nel caso della ragazza fermata dalla questura. Berlusconi cita la vicenda nel corso di una conferenza stampa, ad Acerra, sulla nuova emergenza rifiuti e puntualizza che la sua visita è legata alla «spazzatura vera... Della spazzatura mediatica - sottolinea - lascio a voi di occuparvene».

E conclude denunciando che nei suoi confronti si usa «il 'sistema Anno Zero', accuse e insulti, contradditorio a zero». Il 'caso-ruby' è arrivato questa mattina sulle prime pagine dei quotidiani, tra smentite e mezze ammissioni da parte dei protagonisti, mentre è al vaglio della Procura di Milano.

Ruby è una ragazza di origine marocchina, minorenne all'epoca dei fatti e parla di incontri con Berlusconi nella Villa di Arcore e di festini a sfondo erotico. Secondo i legali del cavaliere si tratta di invenzioni e uno dei presunti indagati per favoreggiamento della prostituzione, il direttore del Tg4, Emilio Fede, puntualizza: «Forse ho visto Ruby a cena da Berlusconi, ma non è mai accaduto niente di trasgressivo».

Fede aggiunge di non sapere cosa sia il 'bunga-bunga', il rituale del dopo cena che avrebbe descritto la ragazza. Anche il sottosegretario all'attuazione del programma, Daniela Santanchè, indicata tra i commensali di una cena insieme a George Clooney e a Elisabetta Canalis, smentisce di aver mai partecipato, «in nessun luogo del mondo» a cene con il noto attore Usa. Sempre nel corso dell'incontro con la stampa, Berlusconi aveva ironicamente attribuito all'età un suo lapsus, spiegando che invecchiando restano chiari i concetti, «mentre con i nomi si ha qualche difficoltà... Meno che su quelli delle ragazze».

«MIA VERITA' MANIPOLATA»
«Sono amareggiata, la mia verità è stata manipolata». Così la giovane di origine marocchina Ruby, commenta la notizia di un suo coinvolgimento nella vicenda in cui sono indagati Lele Mora, Emilio Fede e il consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti.

Nessun commento: