sabato 30 ottobre 2010

Milano, la scelta del pm dei minori "Ruby doveva andare in comunità"


Il pm dei minori di Milano Annamaria Fiorillo, che era di turno il 27 maggio scorso quando Ruby venne fermata e portata in Questura , diede disposizione affinchè la ragazza, più volte ospite di Silvio Berlusconi ad Arcore, venisse collocata in una comunità protetta in attesa dell'intervento del Tribunale per i minorenni. Una disposizione che venne disattesa dopo l'ormai nota telefonata di Berlusconi che annunciò che Ruby sarebbe stata presa in consegna da Nicole Minetti, l'ex igenista dentale (adesso consigliere regionale), del premier.

LE FOTO


L'inchiesta che vede al centro la minorenne nasce da due spunti investigativi diversi per favoreggiamento della prostituzione. A quanto si è appreso da fonti giudiziarie qualificate, nell'inchiesta sono confluite le segnalazioni del Tribunale dei Minorenni al Procuratore aggiunto Piero Forno sui trascorsi della giovane e le indagini del pm Antonio Sangermano nate dopo il fermo di Ruby in Questura del 27 maggio scorso per il presunto furto di tremila euro e di alcuni orologi.

La notte del 27 maggio, Ruby era stata affidata a Nicole Minetti in seguito a una telefonata di Berlusconi al capo di gabinetto della Questura di Milano. Telefonata agli atti dell'inchiesta dove si sosteneva che la ragazza era parente del presidente egiziano Mubarak e che dunque sarebbe stato opportuno evitare il trasferimento in una struttura di accoglienza". Poco dopo toccò alla Minetti prendersi cura della giovane. Cosa che, però, durò pochissimo.

Dopo pochi giorni Ruby venne trovata in giro per Milano in "atteggiamenti non adeguati". Venne di nuovo identificata e collocata in via d'urgenza in una comunità da cui poi scappò nuovamente. Oggi la Minetti resta sul vago: "A me la decisione del pm non risulta e onestamente non voglio commentare nè dire più nulla su questa vicenda"

Nel frattempo la minorenne (lunedì diventerà maggiorenne), che si trova ancora a Genova, torna sulla vicenda: "Con il premier Berlusconi c'è stata conoscenza e non amicizia. Perchè io do molto valore all'amicizia e non posso definire amico chi ho conosciuto solo per una sera". Infine l'annuncio di un suo prossimo libro di cui c'è già il titolo ("Il mio specchio") e la trama: "racconterò della mia infanzia e del Kinderheim, della casa-famiglia di Sant'Ilario ma anche del pm milanese Pietro Forno e di Berlusconi".

(30 ottobre 2010)

1 commento:

storico sgrz ha detto...

Il presidente del Consiglio telefona alla questura per esigere la liberazione della sua amichetta? e la questura si inchina ai voleri del Sultano
La morale del caso Ruby è che in Italia il Bunga Bunga viene prima dello Stato

Ruby Rubacuori e l'abuso di potere di Berlusconi e dei suoi amici