lunedì 29 novembre 2010

CONFIDENZE TROPPO INTIME

Confidenze troppo intime
(Confidences trop intimes)
è un film di Patrice Leconte del 2004.

Titolo originale Confidences trop intimes
Paese Francia
Anno 2004
Durata 104 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Patrice Leconte
Sceneggiatura Jérôme Tonnerre e Patrice Leconte
Fotografia Eduardo Serra
Montaggio Joëlle Hache
Musiche Pascal Estève
Scenografia Ivan Maussion
Interpreti e personaggi
Sandrine Bonnaire : Anna
Fabrice Luchini : William
Michel Duchaussoy : Dr. Monnier
Anne Brochet : Jeanne

Trama

Anna, commessa in una boutique di lusso, dopo aver preso appuntamento per una prima seduta con il dottor Monnier, uno psicanalista, entra nel suo studio e comincia a raccontargli alcuni dei particolari che l'hanno condotta ad avere un colloquio con lui. Dopo un paio di sedute la donna si rende conto di aver commesso un errore: lo studio in cui è entrata non è quello dello psicanalista, ma quello di William, un fiscalista, il quale non era riuscito in alcun modo ad avvertire la donna del malinteso. Anna, apparentemente alterata dalla situazione, fugge via, imbarazzata per aver raccontato alcuni frammenti della sua vita ad un perfetto sconosciuto. Passano alcuni giorni e William, attratto dai racconti di Anna e desideroso più che mai di rivederla, si mette a cercarla, chiedendo inutilmente notizie al dottor Monnier finché non accade qualcosa di inaspettato agli occhi del fiscalista: la donna si ripresenta nel suo studio, ansiosa di continuare a raccontargli i propri problemi. Tra Anna e William incomincia a stabilirsi un ambiguo rapporto, dettato dai racconti morbosi e perversi che la donna racconta a lui, terribilmente affascinato da questa situazione che prenderà una piega inaspettata.

Commento

Il film risulta riuscito sotto diversi punti di vista: la regia, accorta ed intelligente, miscela con sapienza generi quali il dramma psicologico e la commedia, dando come risultato un apprezzabile thriller dei sentimenti; i due interpreti (Luchini e la Bonnaire) sono perfettamente in parte e formano un duetto molto affiatato; entrambi riescono con estrema bravura ad alternarsi di continuo nei ruoli del gatto e del topo, serviti da una sceneggiatura che delinea abilmente il loro scavo psicologico. Nonostante il film si basi quasi totalmente sul rapporto tra i due protagonisti, è da notare come Leconte sia riuscito a creare intorno a loro almeno un paio di interessanti personaggi di contorno.(WIKIPEDIA)

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