venerdì 24 dicembre 2010

"Bracciali dell'equilibrio inefficaci" L'Antritrust multa il Power Balance


Garantiscono equilibrio, forza e resistenza fisica, ma i braccialetti di plastica colorata andati a ruba quest’estate e sempre più utilizzati da professionisti, calciatori, attori e gente comune non sono in realtà in grado di mantenere nessuna delle promesse date. Per questo è arrivata, puntuale, la multa dell’Antitrust che ha inflitto alla casa produttrice Power Balance e alla distributrice Sporto Town due sanzioni per complessivi 350 mila euro.

L’Autorità Garante della Concorrenza aveva avviato lo scorso agosto un’istruttoria per pubblicità ingannevole sul braccialetto fatto di silicone e neoprene con un ologramma centrale, capace, secondo i messaggi pubblicitari che ne accompagnano la vendita (ma anche secondo il tam tam diffusosi sulle spiagge di mezza Italia), di rafforzare il fisico grazie al magnetismo amplificato dell’organismo umano. Proprietà tutt’altro che rispondenti al vero, secondo l’Antitrust, che ha deciso di sanzionare le società Power Balance Italy e Sport Town, con multe rispettivamente di 300mila e 50mila euro. Le comunicazioni delle aziende sono state infatti giudicate «prive di ogni riscontro scientifico» e tali da indurre i consumatori «a compiere scelte di acquisto che altrimenti non avrebbero fatto».

Il Garante ha adottato il provvedimento alla luce della documentazione presentata dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale non esiste alcuna documentazione scientifica in grado di provare gli effetti promessi dalle due società, «con toni enfatici e perentori», nei messaggi diretti ai consumatori. In particolare, l’Istituto ha sostenuto che il materiale prodotto da Power Balance Italy, al quale rinvia anche Sport Town, «non fornisce alcuna evidenza scientifica degli effetti attribuiti ai prodotti, sulla stabilità, flessibilità e potenza muscolare». L’istruttoria ha peraltro permesso di escludere che i bracciali e le collane dell’equilibrio possano avere controindicazioni per la salute e la sicurezza dei consumatori. L’Antitrust, a tutela dei consumatori, ha inoltre disposto, a carico delle due società, la pubblicazione della dichiarazione rettificativa sui loro siti internet e, a carico della sola Power Bilance Italy, la pubblicazione della stessa dichiarazione su alcuni organi di stampa.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

VISTO QUANTO SIAMO CRETINI NOI ITALIANI? NON DEVE MERAVIGLIARE CHE IN TANTI CREDONO A B.