giovedì 9 dicembre 2010

FAVORI DA (S)BALLO?


di Gianni Barbacetto

Gentile signor sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo: lei si è sempre detto aperto alle richieste dei suoi concittadini, si è definito “il sindaco di tutti”. Ci permetta allora di farle arrivare qualche domanda che già le è stata posta, finora invano, da un battagliero gruppo di uomini e donne della sua città, il “Comitato strada Marcallo”, che si oppone all’apertura di una discoteca. Lei è balzato agli onori delle cronache ai tempi dello scandalo delle firme sulle liste elettorali di Roberto Formigoni. Un quotidiano certo non ostile alla sua parte politica, “Libero”, l’ha definita “l’uomo del pasticcio”: erano autenticate da lei alcune delle firme in un primo tempo ritenute non valide, tanto da provocare l’esclusione dalla tornata elettorale del “listino” di Formigoni. Poi i giudici hanno deciso che invece era tutto a posto, i suoi timbri erano validi e la lista legittimamente presentata (anche se è ancora pendente un ricorso dei radicali).

Ma questa volta i suoi concittadini non le contestano un timbro, bensì tutta un’altra storia. Cominciata nell’estate 2009: un edificio in costruzione in via Espinasse, a Magenta, sta per essere completato e, secondo voci che cominciano a circolare, dovrà essere adibito a discoteca o comunque a “locale d’intrattenimento musicale”. I cittadini degli edifici attorno s’allarmano. Non vogliono la discoteca sotto casa. Non ritengono adatto il luogo. Forse non vogliono chiasso, traffico, confusione vicino al posto dove abitano. Forse sono troppo preoccupati per una scelta che in fondo sembra legittima.

Comunque è legittima anche la loro protesta: organizzano un comitato, cominciano a darsi da fare per impedire l’apertura del locale.

La sua reazione, signor sindaco, a questo punto è molto dura: dice che la discoteca si farà.

Seguono mesi di tensioni e incertezze, con sopralluoghi per verificare eventuali abusi edilizi, richieste di atti amministrativi, passi indietro e polemiche...

Ora, signor sindaco, deve sapere che chi le scrive non ha la fobia dei giovani e non odia le discoteche. Ma le vuole porre alcune domande.

La prima è molto delicata: ha verificato l’opportunità di favorire le attività della persona che gestirà la discoteca? La società Dubai Capitale Disco srl, che dovrebbe condurre l’esercizio, è controllata da Rocco Mongiardo, di Bareggio, nei pressi di Magenta.

Nel Nord ormai ampiamente infiltrato dalla criminalità organizzata, è bene che le pubbliche amministrazioni compiano tutti gli atti necessari e mettano in pratica tutte le cautele possibili per verificare le qualità imprenditoriali degli impresari a cui danno il via libera per attività commerciali.

La seconda domanda è forse ancor più delicata. L’immobile in cui dovrebbe essere aperta la discoteca è di proprietà della società Mpm srl. Tra i soci della Mpm c’è Urbano Morri. Lo stesso Urbano Morri che è un suo sostenitore politico e che controlla anche la Gencantieri spa e l’Immobiliare Emmedue, da cui lei, signor sindaco, ha recentemente comprato la sua abitazione a Magenta, nella frazione di Ponte Vecchio.

Niente di male, s’intende. Ma lei, che è “il sindaco di tutti”, dia un segnale di trasparenza, renda pubblici tutti gli atti, fughi ogni dubbio e spieghi apertamente ogni passaggio della vicenda. Così tranquillizzerà i cittadini di Marcallo e di tutta la sua città.

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