domenica 5 dicembre 2010

Guzzanti: "Attacchi penosi sanno solo obbedire al Capo"


di ANTONIO FRASCHILLA

"La mia foto pubblicata da Libero? Belpietro che mi dà del traditore invitando i lettori a scrivere mail contro di me? Purtroppo capita spesso che per adorare il capo si facciano cose tremende. La verità è che in questa crisi di governo il traditore è Berlusconi, non io". È pacata la prima reazione del deputato Paolo Guzzanti alla notizia che Libero ha pubblicato la sua foto insieme a quella di altri 45 onorevoli finiani e dell'Mpa che hanno firmato la sfiducia al premier. Raggiunto al telefono in un tranquillo sabato pomeriggio, la sua reazione presto da pacata diventa però nervosa e poi indignata contro chi evoca "un altro piazzale Loreto" per i nemici del governo.

Onorevole Guzzanti, lei da eletto nelle liste del Pdl non si sente nemmeno un po' traditore?
"La parola "traditore" è una categoria del berlusconismo. Belpietro & co. non capiscono la politica, ma solo la devozione al capo supremo. Non pensano che uno può stare o meno con Berlusconi perché condivide la sua politica in un certo periodo e poi non l'apprezza in un secondo momento. Con i loro metodi evocano invece un altro piazzale Loreto per chi è contro il governo. Ma i veri traditori in questa storia sono altri".

Chi è allora il traditore?
"È Berlusconi, che ha abbandonato la sua promessa di politica liberale andando verso tutto ciò che è illiberale. È lui che è amico di Putin, non certo un campione del liberalismo. È lui che guida la "mignottocrazia" imperante in questo momento nelle stanze del potere politico. Non è un caso che tantissimi colleghi del Pdl mi dicono che si stanno regalando tra loro il mio libro, "Mignottocrazia". Vi si specchiano. E poi ricordo a tutti che sono il vicesegretario del partito Liberale e la mia è una scelta politica".

Appunto, lei per il giornale Libero è il segretario del partito Liberale che rischia di far cadere un governo di centrodestra per far andare a Palazzo Chigi la sinistra.
"Non sono amico della sinistra ed è Berlusconi che è amico di Putin e di tutti i pseudo governanti delle repubbliche dell'ex Unione sovietica. La verità è che quelli accusati dai fan del governo di essere dei traditori sono delle persone coraggiose, che in un momento delicato prendono scelte difficili per il bene del Paese. È ridicolo inoltre accusarmi di essere un traditore, io che mi sono avvicinato a Berlusconi nel '99 quando lui era in grande difficoltà e me ne sono andato in tempi non sospetti, quando lui era al massimo del suo potere".

Libero ha pubblicato anche il suo indirizzo di posta elettronica invitando i lettori a scriverle delle mail di protesta. Ha già ricevuto dei messaggi?
"Nemmeno uno. Mi sa che questa iniziativa di Libero si è rivelata un flop. Mi fa molta pena il mio ex direttore e amico Belpietro, costretto a fare questa piccineria per ordini del capo supremo. Che tristezza".

(05 dicembre 2010)

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