giovedì 16 dicembre 2010

La stampa straniera contro Berlusconi "Nonostante la fiducia, ha fallito"


Non basta la fiducia . Perché, nonostante sia ancora in sella il governo, Berlusconi è "screditato, non ha più una maggioranza in grado di funzionare. Non è una situazione che l'Italia può tollerare a lungo. Servono, e servono con urgenza, nuovi leader, nuove elezioni e uno stile di governo più onesto". Berlusconi ha fallito e il suo è "un fallimento personale". Questo il giudizio, sintetico e impietoso dei un editoriale del New York Times sulla situazione italiana.

Il quotidiano ricorda che "gli investitori sono nervosi sull'Italia". Certo il paese "non è la Grecia o l'Irlanda e il suo deficit è ancora gestibile" ma "anche prima della crisi finanziaria" la crescita economica era molto indietro rispetto a quella degli altri Stati europei "affondata da una corruzione pervasiva e da una pesantissima burocrazia ad ogni livello di governo". Berlusconi sinora ha sempre sostenuto di essere una scelta obbligata, cioè di essere l'unico "capace di tenere insieme le varie e disparate fazioni del centro-destra. Ora è incapace di fare persino questo". Considerato che dall'altra parte resta un centrosinistra "fratturato" al suo interno, "incapace di unirsi e formare un governo", il "fallimento di Berlusconi è personale". Dopo una serie di scandali personali o giudiziari, "si è alienato anche i suoi alleati politici più stretti". Il suo "restare in carica ha estenuato l'italia, indebolito il discorso pubblico, indebolito il governo della legge".

Duro anche l'affondo del Financial Times. Berlusconi deve avere delle "unghie resistenti", scrive oggi il quotidiano, riferendo su come il presidente del consiglio italiano sia riuscito, "tra la violenza nelle strade di roma e le risse in parlamento", a rimanere "aggrappato al potere" con il minimo scarto. Berlusconi può presentarsi come il vincitore, ma la sua "non è altro che una vittoria di pirro - sottolinea il Ft - perchè ha perso la maggioranza assoluta alla Camera e molti suoi ex colleghi sono oggi all'opposizione". Tuttavia, sebbene il governo sia in difficoltà, i suoi oppositori hanno poco da festeggiare, continua il quotidiano economico: "Il loro fallimento a trarne vantaggio serve solo a illuminare il loro scompiglio".

E titola "Aggrappato" (sotto un'irridente vignetta che ritrae il Cavaliere nudo attaccato a una colonna mentre sotto infuria la protesta) anche l'editoriale dell'Economist. Che descrive quanto accaduto il 14 dicembre - tra scontri e voto di fiducia una "giornata non bella per la democrazia parlamentare in Italia - per poi delineare un futuro incerto per Berlusconi, leader di "un governo di minoranza", destinato a barcamenarsi "di crisi in crisi e a racimolare giorno per giorno e legge per legge maggioranze raccogliticce". La sua unica speranza è di "andare avanti finché non ci siano i segni di una ripresa dell'economia e della sua popolarità personale". Il vero perdente, conclude il settimanale britannico, è Fini. "Ma anche il premier è stato gravemente indebolito. A meno che non riesca a concludere un accordo con l'Udc, sembra ancora probabile un'elezione l'anno prossimo".

(16 dicembre 2010)

2 commenti:

i glicini di cetta ha detto...

Anche all'estero sanno che deve restare attaccato alla seggiola se non vuole soccombere. Siamo nelle mani di un lercio individuo che sta affossando il paese per restare a galla e per farlo si avvale dell'appoggio di avanzi di galera come lui.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

CONCORDO.