La protesta degli studenti è in corso anche nel resto d'Italia. A Milano i contestatori hanno fatto irruzione alla Borsa, a Palermo occupata la pista dell'aeroporto Falcone Borsellino
Mentre Silvio Berlusconi ottiene la fiducia in aula, fuori dal palazzo migliaia di studenti continuano a manifestare contro
Roma
Centro sotto assedio a Roma. Esplodono bombe carta su corso Vittorio Emanuele ma sono le frange estreme a lanciarle. Gli studenti gridano “scemi”. Intanto i negozi stanno tutti chiudendo. Alcuni con i clienti dentro. Le vetrine di diverse banche sono state prese d’assalto. “Ma facendo così è solo peggio. Basta”, gridano in moltissimi. Cori di gioia, fumogeni accesi e balli. Tra i manifestanti in piazza tra corso Vittorio Emanuele e corso Rinascimento, a Roma, si era sparsa la notizia della sfiducia alla Camera al governo Berlusconi. Notizia falsa. Perché invece, con 314 voti contro 311, il premier ha ricevuto la fiducia. Incassata prima anche al Senato. Quando ai ragazzi è arrivata la ‘correzione’, i cori di gioia si sono trasformati in urla: “Vergogna, vergogna” e “Tutti a Montecitiorio”. Un coro di “buu” e “venduti” si è levato dal corteo su Corso Vittorio alla notizia che
Milano
Tensione tra piazza Fontana e via Larga a Milano. Un gruppo di manifestanti dei centri sociali, in una cinquantina, dopo aver raggiunto la manifestazione ha lanciato uova e qualche sasso contro le forze dell’ordine. Studenti e forze dell’ordine si sono fronteggiati a distanza senza nessun contatto. I giovani hanno anche provato ad avanzare “armati” di palloncini pieni di vernice. La situazione è poi tornata tranquilla. Il grosso del corteo procede invece in via Palestro. Il corteo degli studenti di Milano, arrivato all’altezza di piazza Fontana, si è diviso in due tronconi: mentre una parte confluiva nella piazza come previsto all’organizzazione, un’altra parte ha deciso di proseguire la marcia per raggiungere i giardini di via Palestro. Il cambio di tragitto sarebbe stato concordato in corso d’opera con la questura. Gli studenti infatti vorrebbero proseguire con la manifestazione fino all’arrivo della notizia sull’esito del voto di fiducia del governo alla Camera.
Un gruppo di studenti ha fatto irruzione nella sede della Borsa di Milano. I giovani, sotto l’insegna dell’ordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e Provincia, sono riusciti a intrufolarsi all’interno di Palazzo Mezzanotte, mentre il servizio di sicurezza ha provveduto a sprangare le altre entrate. Gli studenti, alcuni con il volto coperto, hanno alzato uno striscione con la scritta: “Accozzaglia di affaristi, razzisti, ladri, mafiosi. Fund our future (Finanziate il nostro futuro, ndr). Dovete darci il denaro”. Intonando cori, il gruppo ha ricoperto la facciata di Palazzo Mezzanotte di volantini: “Join the resistance of new Europe (Unitevi alla resistenza della nuova Europa)”, “Dovete ridarci il denaro”. All’arrivo dei carabinieri, gli studenti – un gruppo che si era staccato dal concentramento fissato per la manifestazione in largo Cairoli – sono stati fatti uscire da Palazzo Mezzanotte senza incidenti. Il gruppetto ha conquistato il centro della piazza e ha continuato a intonare cori contro il mondo degli affari e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Vi è stato anche un lancio di petardi contro le forze dell’ordine.
Palermo
Dopo i blocchi all’aeroporto, alla stazione centrale e al porto, un corteo non autorizzato di oltre 30 mila studenti si è diretto al palazzo dell’Ars assediandolo completamente in attesa della votazione della fiducia.
Genova
A Genova gli studenti hanno occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa. Gli studenti hanno steso lo striscione ‘studenti e lavoratori uniti verso lo sciopero generale’ e hanno letto al megafono l’articolo 9 della Costituzione e la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Napoli
A scendere in piazza nel capoluogo partenopeo gli aderenti all’Uds, mentre gli universitari del movimento studentesco napoletano sono partiti, questa mattina presto, a bordo di 24 autobus alla volta di Roma. Gli organizzatori, proprio ieri, avevano sottolineato come avessero preferito una presenza maggiore nella Capitale, per dare peso alla protesta, e non manifestare in città. Il concentramento della manifestazione di Napoli è avvenuto alle
Bari
Sono due i cortei studenteschi che dalle 10 di questa mattina a Bari stanno tenendo in scacco il traffico e le forze dell’ordine in una manifestazione contro il decreto Gelmini. Uno dei cortei è partito dalla facoltà di Scienze politiche occupata, con l’adesione degli studenti medi delle scuole del centro cittadino e in circa un migliaio si muove lentamente nella zona della stazione Centrale. L’altro corteo si è mosso dalla zona del Politecnico e di ingegneria occupata da diversi giorni e si dirige anch’esso verso il centro della città. Imponente dello schieramento della forze dell’ordine con l’uso di elicotteri, mentre i vigili urbani provano a gestire la difficile situazione del traffico. Tre studenti che hanno tentato di occupare i binari di un passaggio a livello alla periferia della città sono stati bloccati dalla polizia e condotti in questura per accertamenti. Lo confermato fonti della polizia di Stato. Gli studenti bloccati sono tra i circa mille che stamani partecipano a due cortei (che si sono congiunti poco fa nel centro cittadino) a cui prendono parte iscritti all’università e alle scuole superiori di Bari. Ancora fino a ieri diversi licei cittadini risultavano in occupazione o assemblea permanente mentre gli universitari e i ricercatori della facoltà scientifiche a umanistiche hanno tenuto lezioni all’aperto nelle piazze del centro storico del capoluogo pugliese.
Venezia, Vicenza e Padova
Ennesima protesta, con salita sul Ponte di Rialto, oggi a Venezia contro la riforma della scuola. Iniziative di protesta anche a Vicenza e Padova. Nel centro storico lagunare corteo, in corteo dalla stazione ferroviaria fino a Rialto sono sfilati, secondo fonti della Rete degli studenti, circa 1.500 giovani che hanno gridato slogan e mostrato striscioni. Oltre a protestare contro la riforma Gelmini, gli studenti hanno attaccato il Governo e nel giorno del voto in Parlamento all’esecutivo hanno chiesto la sfiducia. Su uno degli striscioni era scritto: “la nostra fiducia non l’avete”. La manifestazione – secondo fonti della Questura – si è svolta senza problemi. A Vicenza sono scesi in piazza in 3.000 con assemblea finale nel cortile di una scuola. Gli studenti hanno aperto il loro corteo con uno striscione riferito al governo Berlusconi con la scritta “Loro cadono noi ci alziamo” e “Maria Stella cadente”, quest’ultimo riferito alla Gelmini. A Padova circa 300 studenti hanno ‘occupato’ le piazze del contro città, al grido “Noi la crisi non la paghiamo”.
Cosenza
Lo svincolo di Cosenza nord dell’ autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è chiuso a causa di una manifestazione promossa da un gruppo di studenti dell’ Università della Calabria contro la riforma degli atenei promossa dal Ministro Gelmini. Gli studenti hanno raggiunto lo svincolo dell’autostrada, provocandone il blocco, dopo avere tenuto un’assemblea nell’Aula magna dell’Università, che è da tempo occupata.
Savona
A Savona un corteo composto da un migliaio di studenti ha occupato pacificamente la storica fortezza del Priamar per protestare contro la riforma dell’Istruzione nel giorno della fiducia al Governo, appena incassata da Berlusconi. Gli studenti, appartenenti alle scuole medie e superiori del capoluogo e della provincia, si sono radunati intorno alle
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