venerdì 17 dicembre 2010

“Soldi? No, solo contropartite”


“Esisteva un partito della seconda chiama, molti del Pd. Gaglione era con noi. Guzzanti? L’hanno fermato i figli”

di Luca Telese

Il suo nome saltava fuori in ogni trattativa, in ogni passaggio della battaglia per la fiducia del 14 dicembre. Chi tratta con i radicali? L’onorevole Mario Pepe! E chi è andato a dire a Paolo Guzzanti “Guarda che se questo governo cade ce ne andiamo tutti a casa te compreso?”. Sempre Pepe. Chi si è guadagnato il soprannome di “Bounty killer azzurro?”. Ancora una volta lui. Qualcuno dice che c’è stato un calciomercato indegno, qualcun altro che è sempre stato così, ma se vai da Mario Pepe - medico deputato del Pdl, area Forza Italia, pedigree liberale - lui fa addirittura il modesto: “Ne ho provate tante, ma ho anche fallito…”. Allora l’intervista può cominciare. Con una dichiarazione preliminare, diciamo così spontanea dell’onorevole: “Tu mi vuoi fottere, dì la verità!”

Onorevole Pepe, è pronto al terzo grado?

Voi del Fatto siete dei bei furbacchioni, io non dovrei parlare lo so….

Ma lei non ci conosce…

Non pensi di fregarmi. Io vi leggo tutti i giorni!

Non può fare a meno di Travaglio?

No, seguo il precetto di Licio Gelli, ma questo non lo scriva.

Che precetto?

Leggi sempre tutti i necrologi, partecipa a tutti i matrimoni, non perderti un solo funerale.

E cosa c’entra, scusi?

Perché le mogli portano spesso alla rovina i mariti, perché quando vedi i necrologi capisci la rete delle amicizie, e perché dai funerali capisci tutto il resto. Il che per un politico è indispensabile.

Cos’è tutto il resto?

La mappa del potere. Perché, soprattutto nel mio sud, i funerali sono l’omaggio al potere di chi resta, non certo alla memoria del morto, di cui non gliene fotte più nulla a nessuno.

Avete dato la caccia a tutti i voti.

È stato un lavoro di squadra.

Lei è riuscito a corteggiare i radicali!

(sorride) Effettivamente l’idea è stata mia. Ma io sono iscritto anche ai radicali. Ero a casa mia. Ho offerto un onesto voto di scambio. Il mio slogan era: ‘Sei voti per sei leggi’, mi sembrava una trattativa trasparente.

Cosa ha detto alla fine a Pannella, quando non ha votato?

‘Marco, sei stato un coglione: così non hai ottenuto nulla’.

Sempre aulico, lei?

Sono un deputato eretico…

Eretico e berlusconiano!

Non sono berlusconiano, sono un laico. O meglio: è Berlusconi che in questo momento rappresenta quello a cui tengo di più: la salvezza dell’Italia.

Per questo avete fatto calciomercato?

Non scherzi. Io non ho offerto soldi a nessuno. Solo contropartite politiche. Tutto legittimo. E in alcuni casi ho perfino fallito.

Lei ha tampinato tutti.

Senta, io faccio il medico, sono abituato a parlare con tutti, ad ascoltare tutti. Una professionalità che è tornata utile.

Serve sempre un endocrinologo per prendere la fiducia?

Non faccia lo spiritoso. Vuole che le racconti il segreto per cui la nostra vittoria è ancora più importante?

Prego.

Qui c’è il partito della seconda chiama che comanda.

Chi?

Sono quelli del centrosinistra che erano d’accordo con noi per votare Berlusconi. E che invece non l’hanno fatto, eh, eh... A noi risultavano 320 voti. Ne abbiamo presi 314.

Come come?

Tutti quelli che hanno aspettato la seconda chiama hanno fatto questa mossa: se vedo che Berlusconi ha già la fiducia non mi espongo. Se invece ce l’ha già mi astengo. Ma non mi faccia fare nomi.

Lei non li farebbe nemmeno sotto tortura?

Non c’è bisogno. Si veda l’elenco di quelli che sono andati alla seconda chiama

E poi c’è stata la trattativa con Guzzanti. Anche lì ha fallito.

Ero sicuro che Paolo avrebbe votato con noi.

Lei lo aveva minacciato: “Se cade Berlusconi qui non ci torni più”.

Più che una minaccia era una constatazione, e vale ancora. Ero certo, poi, purtroppo, sono intervenuti fattori familiari.

Cioè?

(sospiro) I figli!

Ma cos’altro gli aveva proposto?

Di federare il suo Pli al Pdl.

Il che voleva dire seggi sicuri.

Non è andata in porto. Ma vede, le spiego un segreto della nostra strategia…

Quale?

Aver messo in dubbio i voti dei radicali ha fatto scoppiare molti di Futuro e libertà. È stata guerra psicologica!

E il centrosinistra?

Hanno provato anche loro. Ma la congiura di Pisanu è fallita. Diceva di averne dieci con sé, era un generale senza esercito.

Lei si è arricchito con la politica?

Macché, avrò perso duecentomila euro l’anno.

E perché lo fa?

Passione di famiglia. Sono il nipote di Salvatore Valitutti, il dirigente liberale. Ero candidato già nel 1992, seimila preferenze nel Pli. Più dei voti del partito. Nel 2001, con seimila voti, ho strappato un collegio sicuro ai castelli, nel feudo rosso delle Frattocchie.

Berlusconi almeno l’ha ringraziata?

Non ancora. Ma è come se l’avesse fatto.

Torniamo al calciomercato.

Si sono dette un sacco di balle. Tipo dei denti pagati a Razzi.

Non è vero?

Glieli ha pagati la mutua della Camera. Dubito che gliene servissero altri!

Ma il medico lo fa ancora?

Ieri venti visite e 50 euro.

Come mai così poco?

Tutti gratis, tranne uno ha insistito fino alla morte per pagare.

Lei è un benefattore?

No, ora mi interessano voti e consenso. Ho un archivio di ventimila pazienti.

Cosa ha fatto a Scilipoti?

Io nulla! Di lui si sono occupati altri. Io l’ho solo rianimato tre anni fa, quando è svenuto in aula dopo un focoso intervento... Contro Berlusconi, eh, eh...

Lei è uno di quelli che nega l’esistenza delle veline?

Al contrario: i vizi di Berlusconi esistono. Ma sono il prezzo che si paga per godere delle sue virtù.

Mi dica i nomi di due del partito della seconda chiama.

Te ne dico due per farti capire, ma non li scrivere: Moffa e Gaglione.

Ma come, Gaglione ha detto che si asteneva!

Invece era già pronto. A noi aveva detto: se serve il mio voto lo do. Siamo amici carissimi. Medico, cardiologo, del sud.

Adesso Bondi rischia?

No, c’è il gruppo dell’“ultima sigaretta” che ci aiuta. Molti deputati del Pd, soprattutto quelli di origine Margherita, che non vogliono morire vendoliani. Sono alla seconda legislatura. Sanno che non saranno ricandidati. E quindi ci aiuteranno. Niente ribaltoni. Bastano le assenze strategiche. Eh, eh.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

C'è qualcuno che non ha vomitato?