Walter Veltroni rilancia: "Il Pd non deve rinunciare ad avere grandi ambizioni, deve anzi tornare ad averle". È il "coraggio riformista" quello di cui l'ex segretario parla ieri sera alla riunione di Modem (Movimento democratico), la minoranza interna che fa capo a lui, a Paolo Gentiloni e Beppe Fioroni. E Veltroni ha insistito anche sulle primarie: non devono essere abbandonate, perché "sono percepite dai cittadini come parte integrante dell'identità del partito". Nella direzione, convocata da Bersani per il 23, questi nodi devono essere sciolti.
A tenere banco c'è comunque la questione delle alleanze. Per Fioroni il partito deve fare chiarezza: "L'alleanza va fatta solo con il Terzo Polo e individuando un nuovo Prodi che parli agli elettori moderati delusi". Non con Di Pietro, quindi.
Ma il leader dell'Idv, a sua volta, lancia un ultimatum: "Giovedì prossimo il Pd deve dire chiaramente con chi si alleerà, oppure noi di Italia dei Valori e Sinistra ecologia e libertà andremo avanti da soli". Antonio Di Pietro, ospite ieri di Repubblica Tv, invia un messaggio preciso al segretario dei democratici Pierluigi Bersani, che nei giorni scorsi aveva invece proposto un patto per il Paese a tutte le forze politiche, a partire dal Terzo polo di Fini, Casini e Rutelli.
"Rispetterò qualunque decisione - dice il leader di Idv - ma deve essere o un sì o un no. Non si può tenere un piede in due scarpe. Il Pd non può fare come l'asino di Buridano". Secondo Di Pietro, "il Terzo Polo non può stare con il Pd, sarebbe un'offesa alla storia e al programma perché la questione sociale e la laicità dello Stato sono temi che non possono essere racchiusi in una formula enigmistica "centrosinistra più Terzo Polo". Quelli non fanno la stampella ma si fregano tutto lo sgabello". Poi aggiunge: "Se dalla direzione del Pd verrà ancora una risposta incerta, noi e Sel partiamo per dire che vogliamo comunque rappresentare gli elettori del centrosinistra. A quel punto il Pd perderà la leadership".
Vendola ha già sfidato il Pd sia sulle primarie che sulla strategia delle alleanze. E ieri in tv su La7, rilancia: "È incredibile che Bersani possa pensare di costruire un'alleanza con Gianfranco Fini". Sull'ipotesi poi che il Pd rinunci alla primarie pur di dialogare con il Terzo Polo: "E' importante distinguere - ha spiegato - tra essere minoranza o essere minoritari, perché in quest'ultimo caso si tratta di rinunciare a combattere la battaglia per capovolgere i rapporti di forza. Non ho nessuna intenzione di tenere in trincea la mia verità. Dobbiamo insieme costruire un percorso per diventare maggioranza senza nasconderci che siamo di sinistra".
(21 dicembre 2010)
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